I versi che seguono sono di un intellettuale irpino, Gabriele De Masi i
cui componimenti spesso hanno avuto spazio sulla nostra testata. Queste Donne sono l'immagine che annulla il tempo, che va oltre lo spazio geografico, ci nutre di grazia scrutando la forza e la gioia delle
donne, in ogni parte del mondo, a partire e sorvolando la sua stessa Irpinia. Gabriele sa guardare nel futuro guidando la scelta intima che grida uguaglianza nel segno della bellezza, come il suono evocato dai
versi, poesia senza tempo.
(Armando Lostaglio)
Donne
Ciocche tagliate, incise,
strappate a chiome fanciulle,
nascondere il viso, vergogna
porre il lato più bello del mondo
a forma di vista.
Ciuffi di petali, fiori di vita,
corolle di serti a margherite e mirto.
Profumi, di nonne, di mamme,
di compagne di banco.
Sorvola un aereo, l’Irpinia.
Donna guarda e vola anch’ella
nell’aria, i piedi nel campo,
della semina e del grano,
del fuoco e della pioggia,
della veglia e del sonno,
riposto lo scialle nero
a coprire la fronte, le spalle,
a penitenza, quando il lutto
piombava feroce nella casa
e il campo non più fioriva.
Viaggia la traccia, s’allontana.
A Shirad, ci si bacia per strada.
Gabriele De Masi
Gabriele De Masi
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