L’atmosfera rimane lucente perché è la Festa più sentita, Natale, non soltanto dai cristiani. La Festa per
eccellenza anche quest’anno si celebra con la consueta enfasi: le luminarie in ogni dove si lasciano
attraversare dagli sguardi che cercano il nuovo. La corsa ai regali e alle spese per la cucina: preparare i
cenoni a venire nel segno della fastosità e talvolta dello spreco. Eppure lo facciamo tutti, la dieta potrà
attendere. La cena della vigilia ovunque in Italia ha il sapore del luogo, lo impone la credenza popolare,
tramandata e pur sempre attuale: immancabili pettole e mostaccioli. Ed è il pesce padrone della tavola: il
Sud lo celebra nel solenne capitone, anguilla fritta oppure allo spiedo, marinata in aceto con odori forti.
Napoli ne diffonde da secoli il perdurare della saga culinaria specie del capitone: il simbolismo rimanda al
serpente che biblicamente aveva tentato Eva, e che proprio a Natale viene vinto dalla laboriosità e
dall’impegno delle donne di casa, che siano cuoche o si inventino tali per il rispetto della memoria, che a
tavola manifesta il suo rito. Cucina come preghiera, dunque.
Gli usi potranno pure cambiare nel tempo e con la presenza di nuovi “ospiti” provenienti da altre regioni
della Terra: costumi e profumi intensi e i più diversi potranno pure arrivare. E la solidarietà in questa terra
non manca. Molte sono le badanti dei paesi dell’Est che portano diversità, ma pure magrebini e dall’Oriente
da dove partono i Re Magi, e persino cinesi: lontani tutti dai loro affetti delle origini.
Ai migranti (ai nostri di un tempo e a quelli di oggi) va una canzone di De Gregori di alcuni anni fa, “ Natale di
seconda mano ” che canta: “ Oggi è tempo d'incendi, organizziamo presepi, dalle stelle tu scendi e ci senti e ci
vedi. Addormentati in panchina o indaffarati a far niente ed il freddo che arriva, ci brucia e ci spegne ... ”
L’invocazione finale ci spinge alla riflessione, oltre ogni ipocrisia e retorica: “ Sior Capitano aiutaci a
attraversare questo mare contro mano./ Sior Capitano, da d estra o da sinistra non veniamo e questa notte
non abbiamo / Governo e parlamento non abbiamo e ragi one o sentimento / non conosciamo e quando
capita ci arrangiamo. / Con documenti di seconda mano. Con documenti di seconda mano.”
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