I fiumi di parole commosse a queste immagini ci rendono “solidali” solo per qualche minuto, poi tutto come prima. Perdonateci, bambini di Aleppo, perdonaci Omran: nel tuo sguardo, dignitoso ed inconsapevole, costernato ed incredulo dopo esserti “salvato” dai bombardamenti, c’è tutta la pietà verso di noi, tuoi carnefici potenziali …..
Abbi pietà di noi! Di noi che abbiamo visto le guerre più atroci nel secolo scorso, nel quale tu non eri neppure nato: bambini come te passati dai camini dei lager o morti per fame nelle campagne ucraine. Avranno avuto il tuo stesso sguardo, stupefatto ed inorridito. Le tue mani sporche di fango e di sangue sono la prova tangibile che la storia si ripete, e sei tu a farne le spese. Tu, il meno protetto. Noi, da qui, forse lo siamo, ma solo in parte. I signori della guerra lo sanno. Abbi pietà di loro.