Dieci giorni
terribili i primi dell’anno. Un 2015 apertosi con fuochi e morte, altro che
botti di fine anno. La perdita di un artista come Pino Daniele e poi le stragi
di Parigi.
La morte in diretta, incubo che diventa realtà; follia e una grande
risposta della comunità francese tutta, ad urlare il diritto di essere uomini
liberi, contro ogni barbarie, contro chi uccide bambine imbottendole di bombe
per far saltare in aria altri uomini innocenti. No, la violenza non vincerà … è
questa la risposta di una Francia ferita nel profondo ma non piegata.
Insegniamo il rispetto della propria appartenenza sia essa etnica sia religiosa
sia culturale a chi non ha avuto come noi il Rinascimento né l’Illuminismo, né
la Rivoluzione francese, né quella tecnica ed industriale; a chi ha vissuto per
generazioni nei deserti di sabbia e povertà, cui è stata imposta la teocrazia e
la barbarie verso gli altri come unica religione. Abbiamo il dovere di farlo,
per le generazioni a venire, per una civile convivenza, per la pace che
l’Europa, dopo la seconda guerra mondiale, ha saputo donare alle generazioni
future, a noi e ai figli che studiano e sanno imporsi in nome di una cultura
della convivenza e della libertà espressiva. Libertà che va difesa ma che non
diventi mai oltraggio verso altri.
Un 2015 apertosi con
la perdita di registi come Francesco Rosi, un pilastro del cinema di denuncia
civile. Un gigante, anch’egli, come Daniele, figlio di una Napoli spesso
umiliata. E altra perdita del cinema è quella di Anita Ekberg, simbolo di un
cinema che non c’è più, di Fellini e dell’esperienza onirica più avvincente che
ha attraversato decenni e generazioni dopo “La dolce vita”.
Una decade terribile
la prima del 2015: ma per fortuna uno spiraglio sul mondo del lavoro si è
aperto, e non solo per il Sud e per l’Italia, quanto per la prospettiva che la
ripresa economica può dischiudere ed ampliarsi in un indotto anche culturale:
Marchionne annuncia che alla Fiat Sata di Melfi (in Basilicata) saranno assunti
1500 nuovi addetti, con rientro di dipendenti in cassa integrazione; e questo
grazie alla domanda crescente sul mercato di Jeep Renegade e 500 X.
Una salutare boccata
d’ossigeno, più aperta di quanto possa esprimere la decisione industriale.
Una nuova luce si
aprirà dunque? Nel segno di quel verso bellissimo di Albert Camus che recita:
"Nella
profondità dell'inverno ho imparato che dentro di me c'è una estate
invincibile".
Armando Lostaglio