Il futuro si
chiama montagna
Per un turismo di prossimità
Potenza. Per
iniziativa del Circolo Angilla Vecchia, si è tenuto un sostanzioso convegno su
“Il futuro si chiama montagna – per un turismo di prossimità”. Tematiche da
sempre care a Gaetano Fierro, politico ed intellettuale che ha fatto di questi
concetti argomento di studio e di promozione in vari territori.
Come in quello
del Cilento, con l’idea di rapportare i parchi in un unicum di contiguità non
solo ambientale quanto culturale. “In questi ultimi vent’anni – sostiene Fierro
nell’introduzione – poco si è fatto per l’agricoltura. Lo ha dichiarato il neo
assessore regionale all’Agricoltura. Dati i risultati è un’osservazione più che
plausibile, la cosa che, però, mi lascia perplesso è il silenzio “impostosi”
dalle Associazioni Agricole di categoria che, in questi anni, sono state il
“governo ombra” della Regione Basilicata. E con tale convegno, - aggiunge - ci
proponiamo di riprendere il discorso sul ruolo della montagna della nostra
regione in quanto rappresenta l’80% dell’intero territorio, quindi si parla non
di un monolite ma di uno strumento di crescita per le
nostre popolazioni che va accompagnato con idonee azioni e serie politiche di
sostegno. A tal riguardo proponiamo che nella nuova programmazione regionale
2014- 2020 vengano impiegati fondi adeguati per le aree interne e,
propriamente, per la montagna. Auspichiamo che il Presidente Pittella
organizzi, a livello interregionale, un incontro volto a rilanciare il tema delle aree interne e delle
infrastrutture viarie. E che la Presidenza del Consiglio Regionale riproponga
agli Enti Locali e alle Associazioni regionali di categoria la Festa della
Montagna che, in passato, per ragioni varie, non è stata possibile
organizzare”.
Non ultimo,
Fierro auspica che il governo Pittella lavori per l’istituzione del Parco del
Mediterraneo MAGNO-GRECO (Pollino- Val d’Agri- Cilento) nella prospettiva di
una macro-regione meridionale. Moderato con sarcasmo ed equilibrio dal direttore
de La Nuova del Sud, Mimmo Parrella, l’incontro è stato introdotto dal
documentario di Armando Lostaglio “La strada meno battuta – A cavallo sulla via
Herculia”, prodotto da FamilyLife Tv (di Atella) e da EquiturismoItalia (con
CineClub De Sica). Un viaggio su una strada poco conosciuta che una ventina di
cavalieri hanno attraversato dalla Daunia al Sannio attraversando in verticale
la nostra regione, fra montagne e colline, fra fiumi e castelli, fino a
Maratea. C'è nel fondo di
questa dura attraversata, una sorta di riscoperta della mitopoiesi, ciò che rende mitico un luogo, una strada, perché fu per
secoli via di passaggio di culture e di beni. Una storia e un territorio ancora tutto da rivisitare e
raccontare. Ed è
proprio nella idealità della “mitopoiesi”, ispirata da Gaetano Fierro, una
ulteriore chiave di lettura di questo documentario, che riscopre strade meno
battute, quasi come una metafora, come viaggio interiore e come proposta di un
divenire geografico e perché no, anche politico e di istituzione.
Di forte impatto culturale gli
interventi dei professori Mario Santoro e Franco Calabrese; ma di effetto
economico è stato quello del dr. Rocco Lepore il quale ha evidenziato le
peculiarità e le ricadute di un ottimale utilizzo della montagna, necessario ad
una sua valorizzazione in termini agrituristici e di coltivazioni. Il turismo
lento e le passeggiate sono alla base di quanto si sta sviluppando nel Parco
del Cilento, come sostiene il vicepresidente Corrado Matera, il quale auspica
un sempre maggiore rapporto fra i parchi e le comunità di quelle che un tempo
erano l’Antica Lucania, ora nelle province di Salerno e di Potenza. Anche il
sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani, ha posto con veemenza l’accento sugli
incomprensibili ritardi della burocrazia a più livelli nei mancati appuntamenti
con lo sviluppo dei territori e delle comunità.
Un convegno che rilancia le
opportunità di un territorio regionale che andrebbe valorizzato nei suoi punti
di forza. E la Montagna lo è senz’altro.