Apre giovedì 26 Dicembre 2014 alle ore 16,30, presso la Sala Consiliare
del Comune di Santo Stefano di Rogliano la mostra “U panaru” curata da Ghislain
Mayaud e dal Centro Vertigo Arte.
Vertigo Arte, presente sul
territorio calabrese da più di dieci anni, si fa promotore, sotto le ricorrenze
natalizie, di un’esposizione dal carattere identitario, rendendo omaggio
all’etno-antropologia culturale della terra di Calabria. La rassegna “U
panaru” vedrà coinvolti artisti di area nazionale legati alle attività di
ricerca che Vertigo porta avanti nelle sue annuali programmazioni. Nomi che
produrranno interventi artistici su un oggetto (il “panaru”, appunto)
legato alla civiltà contadina calabrese.
Una rassegna curata dal critico d’Arte Ghislain
Mayaud, documentata da un catalogo, collocato nelle collane di pubblicazioni
d’Arte dell’Istituto Vertigo, che rappresentano una utile occasione di
promozione degli autentici contenuti storici ed antropologici, oggetto di
approfonditi studi di ricerca di notevole qualità.
Gli artisti partecipanti sono:
Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Angela
Barbera, Renata Boero, Dario Carmentano, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli,
Giulio De Mitri, Teo De Palma, M. Elena Diaco Mayer, Franco Flaccavento,
Giovanni Leto, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Alfredo Maiorino, Albano Morandi,
Max Marra, Gianfranco Neri, Antonio Noia, Tarcisio Pingitore, Antonio Pujia
Veneziano, Cloti Ricciardi, Emiliano Sacco, Giuseppe Salvatori, Leonardo
Santoli, Gianfranco Sergio, Vincenzo Trapasso, Fiorenzo Zaffina.
“Trasportata sotto il
braccio del linguaggio, duramente urtata dalle smisurate scosse nel viaggio,
dalla cugina Francia la parola “panier” (dal latino panarium) ritorna nelle
terre della Calabria come “panaru”. Micro spazio teatrale del dono, simbolo per
eccellenza della pancia della madre (il primo cesto è stata creato da una
donna, ha modellato con cura una grande pancia di fango con semplice dignità
posandola sulla superficie desolata dell’eterno) e della salvezza di Mosè dalle
acque, “u panaru,” colmo di presenti aspetta la mezzanotte sotto l’albero
decorato. Da Lamezia Terme a Cosenza sfiorando la nevicata Sila Grande, dopo
“Epifanico” (2007), “Lettera a Babbo Natale” (2009), “Nevica nella Dimora”
(2008) e “Stella Cometa” (2011), “U Panaru” salda un fortunato ciclo natalizio.
Come nelle “Scatole in valigia” di Marcel Duchamp, le plein créatif colma
l’impaziente visitatore. Le “Panier mystérieux” arriva nello studio
dell’artista già imbevuto di speranza. Segnato e farcito dal linguaggio, “u
panaru” in vimini sarà esposto seguendo le precise indicazioni di istallazione
dell’autore. Si tratterà di “mettere in scena” nel consueto rigore espositivo i
segnali mandati nel o dal cestino per ridonare un senso delle molteplici e
sincroniche esperienze dei 27 artisti presenti.” ( estratto del testo critico
di Ghislain Mayaud)
catalogo in mostra