
Caro Pablo, non ti dimentichiamo!
23 settembre 1973 - 2013
di Davide Rossi
23 settembre 1973 - 2013
di Davide Rossi
Oggi, primo giorno
d’autunno in Europa, era 40 anni fa in Cile un tristissimo primo giorno di
primavera, ma i fiori non sbocciavano e anzi morivano e il freddo portato dal
vento ancora tagliava le mani, moriva, dopo lunga malattia e col cuore spezzato
dal colpo di stato, il grande poeta comunista Pablo Neruda, amico sincero di
Anna Seghers.
I fascisti di Pinochet
distruggevano le sue case e bruciavano le sue poesie, perché profumavano di
amore e di libertà.
Comunista da sempre, sin
dai tempi della guerra di Spagna, quando era console cileno a Barcellona, ha
militato nel partito cileno a fianco di Luis Corvalan, suo amico e a lungo segretario
del partito.
La notte della vittoria
di Unidad Popular, il 4 settembre 1970, ha salutato insieme al nuovo presidente
Salvador Allende i ragazzi che festeggiavano per le vie di Santiago.
Negli anni del governo
del popolo riceverà il premio Nobel per la Letteratura e sarà ambasciatore a
Parigi.
Prima che il vento di
morte della dittatura trascinasse nel silenzio lui e tanti cileni.
Ma le sue poesie sono
oggi stampate in milioni di copie, le sue idee libere e vive sono nel nostro cuore
e nel cuore di tutti coloro che credono nella libertà.
Querido Pablo, no te
olvidamos!
Caro Pablo, non ti
dimentichiamo!