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NELLO REGA A RIONERO PER LA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO

Numerose attestazioni di solidarietà per lo scampato attentato sulla Basentana.

Se l’è scampata per un pelo il noto giornalista Rai Nello Rega, fatto oggetto di un agguato da parte di ignoti che avevano l’intenzione di farlo fuori.
E’ arrivato a Rionero in Vulture nella serata di venerdì 7 gennaio scorso, per presentare il suo libro “ Diversi e divisi”. Diario di una convivenza con l’Islam.
 
Una ben visibile scorta di carabinieri in divisa e, forse, anche in borghese, finalmente ha accompagnato il giornalista lucano, più volte oggetto di minacce di morte sia a Roma sia a Potenza e che ultimamente si sono concretizzate sulla statale Basentana, a pochi chilometri dal capoluogo di regione, con il tentativo di ucciderlo mentre la notte fra il 6 e il 7 gennaio tornava con l’auto a casa dopo aver cenato con alcuni amici a Grottole. Un attentato armato bello e buono che si è risolto senza gravi conseguenze grazie alla prontezza di riflessi di Nello il quale, accelerando l’andatura della macchina si è spostato di pochissimo dalla traiettoria del proiettile, ha evitato per un soffio il colpo d’arma da fuoco diretto alla sua testa che ha invece infranto il vetro finestrino posteriore sinistro.
E’ stato lo stesso Nello a raccontare le drammatiche fasi dell’agguato e ha ringraziato la Madonna del Rosario che lo ha protetto e di cui porta sempre con sé la Corona. Certo, Nello Rega ha paura, è terrorizzato dalla brutta piega che ha preso la faccenda, ma non demorde, non si lascia intimidire, è deciso a continuare con maggiore lena e determinazione la sua azione in favore della difesa della dignità delle donne”. Il fondamentalismo islamico – ha dichiarato – può pure tentare di uccidermi, ma non le idee di libertà e legalità che mi appartengono”. Naturalmente ha accolto con piacere e soddisfazione la decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di assicurargli, meglio tardi che mai, la necessaria scorta per proteggerlo dai brutti intenzionati e consentirgli di portare avanti la sua battaglia con serenità e sicurezza.
A Rionero ha ricevuto attestazioni di sincera solidarietà da parte dei partecipanti all’incontro, compresa la nostra e del giornale Controsenso, mentre il collega Clemente Carlucci gli ha espresso la vicinanza affettuosa di tutti i giornalisti lucani.
Nel corso dell’incontro, tenutosi presso le cantine del Notaio di Gerardo Giuratrabocchetti, amico di vecchia data di Nello Rega, introdotto e condotto dal giornalista Armando Lostaglio del CineClub De Sica-Cinit, alla presenza di un numeroso ed attento pubblico, si è discusso del contenuto del libro del giornalista e scrittore potentino, ormai noto a livello nazionale.
Nello Rega, di anni 43, nato a Potenza, lavora nella redazione Esteri di Televideo Rai. Giornalista professionista dal 1993, ha lavorato per il Giornale Radio, San Marino Rtv ( consociata Rai), Tg3, Radio Dimensione Suono. Ha firmato come autore un programma giornalistico per Rai Tre. Ha collaborato con quotidiani, periodici e network nazionali. Laureato in Scienze Politiche, si è diplomato alla Scuola Superiore di Giornalismo. E’ stato inviato in Romania, Grecia, Albania, Jugoslavia, Algeria, Cipro, Iraq, Kosovo, Libano, Territori Palestinesi, Israele, Afghanistan. Autore di “ A sud di Bagdad” 82003), “Sud dopo Sud” /206, “In volo, missione dopo missione” (2006). Dal 2005 è presidente della Together Onlus e del progetto umanitario Libanitaly.
Il libro è imperniato su un’esperienza personale di Nello Rega, per poi sfociare nell’analisi di problematiche di convivenza fra islamici e cristiani non ancora superate. Infatti, si parte dal rapporto d’amore dell’autore con una giovane donna islamica conosciuta in Libano, Amira, nome che significa “principessa”. Con lei vive un legame di intenso affetto, periodi di grande passione quasi a livello coniugale, ma quando si arriva all’eventuale consacrazione matrimoniale della loro convivenza Amira, magari con la morte nel cuore, sparisce perché non regge al passaggio totale, alla trasgressione delle nozze di una donna islamica con un “infedele”. Di qui lo scontro insanabile di identità fra due civiltà, due culture, due religioni.
Il libro è illustrato con significativi disegni del pittore e designer grafico Raffaele Gerardi.
Dopo il saluto da parte del padrone di casa Gerardo Giuratrabocchetti e di Franca Caputi dell’Aido, di Mauro Di Lonardo dell’Airo, Nello Rega ha precisato che il libro nasce come dovere civico ed è una difesa strenua dei diritti delle donne. Ha fatto riferimento ad alcuni passi del Corano che considerano la donna come oggetto a disposizione dell’uomo. Infatti, è sotto tutela del padre prima e del marito poi. Di qui lo stato d’inferiorità della donna islamica che è costretta a nascondere il suo volto ed il suo corpo con il burqa, un capo di abbigliamento tradizionale delle donne che è stato mostrato ai presenti. Di qui la necessità di affermare con determinazione il diritto delle donne ad essere considerate in tutto il mondo come persone, con la stessa dignità e gli stessi diritti dell’uomo, giusto come previsto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, promossa dalle Nazioni Unite e firmata a Parigi il 10 dicembre 1948. Infatti, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo rappresenta un ideale comune da raggiungere da tutti i popoli e da tutte le Nazioni. Non per niente l’art. 1 di tale Dichiarazione recita: “ Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti, sono dotati di ragione, di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” E ancora l’art. 2 “ Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e le libertà, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o altra, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita, o di altra condizione”.
Non si è nascosto Nello Rega le colpe dell’Occidente nei confronti di altre popolazioni del mondo. Infatti, ha precisato Rega, il libro non è scritto per difendere l’Occidente ma come tentativo di estendere in tutto il mondo quei valori di libertà e di uguaglianza, indipendentemente dal credo religioso e dell’ideologia politica, almeno in parte affermatisi negli stati democratici dell’Occidente.
Ne è seguito un vivace dibattito con l’intervento del sindaco di Rionero, Antonio Placido, che ha manifestato alcune perplessità nel limitare la sottomissione della donna solamente nel mondo islamico, poiché altre forme di schiavitù femminile sono riscontrabili in altri contesti sociali. In definitiva Placido non si è nascosto la complessità delle problematiche sollevate, alle quali non si possono ipotizzare soluzioni semplici.
Hanno detto la loro anche alcuni intervenuti, fra cui Georges Almaz, Donato Mazzeo, Antonia Lostaglio, Maria Pinto, Giustino Setteducati e un esponente dell’ Oriana Fallaci fan club, il quali, nel riconoscere a Nello Rega il merito indiscusso di porre con forza e con coraggio il tema della pari dignità della donna e della libertà d’espressione, hanno auspicato che la battaglia intrapresa dal giornalista lucano della Rai possa coinvolgere il maggior numero delle persone di buon senso e spingere anche le forze politiche e le istituzioni pubbliche ad intraprendere quelle iniziative e provvedimenti che consentano a tutti ( maschi e donne) di qualsiasi razza e di credo religioso vivere in pace, bandendo ogni forma di integralismo e creando le giuste condizioni di convivenza fra i popoli.
Nel corso dell’interessante incontro culturale è stato trasmesso un documentario sul Libano di Armando Lostaglio e Georges Almaz prodotto dal CineClub “Vittorio De Sica- Cinit”
Nello Rega ha, pertanto, invitato tutti i presenti a sostenere, anche con l’acquisto del libro, il nobile progetto umanitario “Libanitaly: per un sorriso in più” portato avanti in maniera encomiabile da Libano Italy Together Onlus, di cui Rega ne è il presidente, assicurando che tutto si svolge nella massima trasparenza.

Michele Traficante

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