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UN MAESTRO DEI MAESTRI SI RACCONTA

Un interessante libro del direttore didattico emerito Emidio Nigro

E’ stato il “maestro dei maestri”. Con questa significativa espressione del dirigente scolastico Antonio Pinto è stato considerato dalla comunità rionerese il direttore didattico, oramai da circa venti anni in pensione, Emidio Nigro.

E nella vera funzione e ruolo di “direttore” dei suoi maestri è da intendere la lunga e prestigiosa attività di Emidio Nigro nella scuola elementare di Rionero in Vulture. Una figura a fianco dei maestri, come stimolo e guida sicura nella difficile azione educativa a favore dell’infanzia. Un ruolo forse diverso da quello che s’intende oggi, del dirigente, del manager dell’istituzione scolastica, teso prevalentemente a far “produrre, ” l’azione degli insegnanti. Emidio Nigro era probabilmente anche questo, però in modo diverso, sia negli atteggiamenti affabili, garbati e di sostegno nei confronti dei maestri, con i quali condivideva in pieno le ansie e le difficoltà didattiche e pedagogiche nell’azione educativa, in un periodo di rapide trasformazioni ed innovazioni programmatiche nel campo dell’insegnamento e sia nella capacità di aggiornamento culturale sempre di avanguardia. E’ stato, in definitiva soprattutto il direttore didattico, il direttore didattico per antonomasia con la sua profonda e consolidata preparazione pedagogica fondata sulla conoscenza del pensiero dei più eminenti pedagogisti del Novecento e alla luce dal motto”Se vuoi vivere per l’eternità prega il Signore ed educa un bambino”.
I maestri non temevano ( in genere si temono le visite dei superiori), le sue visite in classe, anzi erano desiderate e attese. E lui, “il direttore”, entrava in classe, con un sorriso rassicurante e il suo fare affabile, benevole; non mancava mai di fare una carezza agli alunni, almeno a quelli a portata di mano. Il maestro si sentiva rinfrancato, sollevato e attento ai suoi saggi suggerimenti didattici - pedagogici, esposti sempre con semplicità, direi quasi con modestia ed umiltà; mai in forma autoritaria, con autorevolezza sì. Questo è stato il “nostro” direttore Emidio Nigro, uomo di profonda umanità, uomo colto che “ha amato la suola”, che “ ha servito la scuola” con dedizione, con prestigio e con elevata professionalità.
La sua lunga, prestigiosa carriera professionale e scolastica ed alcuni spaccati di vita privata, fra cui la rievocazione del tragico terremoto del 1930, Emidio Nigro li ha raccolti in un pregevole volume dal titolo significativo” Frammenti di scuola e di vita”, edizione fuori commercio, 229 pagine, con le intelligenti prefazioni e commenti introduttivi dei dirigenti scolastici Michele e Antonio Pinto.
Il direttore Nigro racconta e si racconta con un linguaggio forbito ed accattivante, esaltando i momenti salienti del suo percorso professionale, sia come impareggiabile maestro elementare e sia come solerte, autorevole ed apprezzato dirigente scolastico.
Il volume è diviso in quattro parti: “Scritti pedagogici”, in cui emerge la sua robusta e solida preparazione professionale, messa al servizio dei docenti; “Scritti vari”, con alcuni suoi interventi in varie occasioni scolastiche e i ricordi e commemorazioni di stimati insegnanti passati a miglior vita ( Adamo Savella, Dario Volonnino, Emilia Anastasia Vaccaro, Pasquale Calice), della direttrice didattica Maria Catenacci Rubino, oltre che della poetessa, prematuramente scomparsa, Iolanda Parisi, del prof. Antonio Saracino e di Gaetanina Rosco Bochicchio. In questa seconda parte particolare rilievo assumono l’interessante ricostruzione dell’origine e dei vari componenti della Famiglia Fortunato e una acuta considerazione dell’opera “Regio Vulturis” del compianto Enzo Cervellino. Interessante anche la trattazione relativa alla sua famiglia di origine, da cui emerge lo sconfinato affetto verso i genitori ( il padre Tonn’ Nigro, laborioso e saggio mastr’ r’ bosco prima ed imprenditore boschivo poi e la madre Rosina Libutti, umile ma intelligente ed infaticabile casalinga), le sorelle Maria, Teresa e Lucia e, ovviamente, la sua attuale esemplare famiglia, dalla moglie, la siciliana professoressa di matematica e anche preside della scuola media statale di Atella, Caterina Rizzo, le meravigliose tre figlie Rosanna, Adriana e Angela, tutte affermate e stimate docenti di scuola media.
La terza parte tratta dei suoi fecondi rapporti professionali e spirituali con Madre Francesca Semporini, una mirabile maestra elementare e fondatrice, con Padre Achille Fosco, della Congregazione religiosa delle “Sorelle Misericordiose” e il suo apporto nei confronti dell’Associazione “Amici di Padre Pio” di cui è autorevole componente e una magistralmente trattazione della spiritualità di Padre Pio. L’ultima parte del volume è dedicata alle numerose benemerenze e riconoscimenti conferiti al direttore Emidio Nigro, al temine della sua brillante carriera professionale, da parte di Istituzioni e enti nazionali del mondo della scuola.
Chiude il volume, oltre a un sentito commiato dalla scuola, indirizzato a colleghi ed enti vari, una simpatica poesia in dialetto rionerese dedicata anni fa al direttore Nigro dal maestro elementare Luigi Libutti, da tempo non più fra i vivi.
Il direttore Emidio Nigro nei giorni scorsi è stato calorosamente festeggiato da amici, colleghi e da una schiera enorme di sinceri estimatori, rioneresi e non, venuti anche da diversi comuni, nel corso della presentazione del suo elegante volume presso l’auditorium del Centro sociale “Pasquale Sacco” di Rionero. A tratteggiare con garbo la figura e l’opera dell’esimio direttore Nigro sono stati, con lusinghieri ed applauditi apprezzamenti, i dirigenti scolastici Antonio e Michele Pinto, il sindaco di Rionero Antonio Placido, l’ispettore tecnico M.P.I. (Ministero Pubblica Istruzione) emerito Artidoro Paglia, il giornalista e scrittore
potentino Lucio Tufano, l’ispettore tecnico M.P.I emerito, Angelo Raffaele Dinardo, il direttore generale scuole elementari emerito, il ripacandidese M. Aurelio Sinfisi e il dott. Michele Libutti.
Al termine della manifestazione, profondamente commosso, il direttore Emidio Nigro ha rivolto a tutti gl’interventi il ringraziamento più sentito per tanta testimonianza di stima e di affetto nei suoi confronti, dichiarandosi con convinzione ma umilmente “uomo di scuola”, nella cui istituzione ha creduto fermamente e ha operato con dedizione e spirito di servizio. Ha infine donato a tutti i presenti copia del suo volume.

Michele Traficante

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