LE “ FIALE “ DEL DOTT. LIBUTTI

Pubblicato recentemente un nuovo libro dello stimato professionista rionerese

Dopo le “Pillole” siamo arrivati alle “Fiale”. Sono dei brevi racconti che il giovane medico scrittore ci propone da qualche anno a questa parte. E proprio “Fiale” è il titolo della sua recente pubblicazione, con un sottotitolo abbastanza eloquente: “ Croce e delizie di un medico di famiglia del XXI secolo d.C.”.
 
Certo, l’esperienza quasi trentennale di medico di base gli offre spunti continui per mettere in evidenza i vari problemi non solo fisici, per i quali deve intervenire l’arte medica, ma anche i “disagi” morali e psicologici per i quali bisogna ricorrere al “buon senso” e ad una buona dose di humour. Nel suo ambulatorio medico quotidianamente si susseguono, anzi spesso si affollano, pazienti ( a volte impazienti) che rappresentano la varia umanità, oggi afflitta da disturbi che non sempre sono ascrivibili a patologie cliniche vere e proprie. E così, come dice il dottor Libutti “ Gli argomenti certo non mi mancano; d’altronde chi, come me esercita l’attività di medico di base da circa trent’anni, ne deve avere di cose da raccontare”. E bisogna riconoscere che il medico scrittore, oltretutto laureato pure, nel 2001, in Lettere Classiche, ” ha affinato il suo stile di scrittura e perfezionato il suo campo d’indagine psicologico, tale da mettere a nudo, con ironia e a volte in maniera esilarante, pregi e difetti dei suoi pazienti. Egli, come ha scritto Elena Schifino in prefazione al libro, “ esorcizzando le sofferenze altrui e inevitabilmente le proprie, traccia con acuta ironia i particolari, mai privi di originalità, del suo quotidiano, supportato da una galleria di personaggi bizzarri ed originali, sempre fortemente caratterizzati”.

Ne viene fuori un testo, dalla lettura agevole, godibile e, in certo senso “pedagogico” poiché stimola ad un più corretto rapporto fra paziente e medico di fiducia. Alcuni racconti si prestano anche ad un’acuta riflessione per il taglio psicologico dei personaggi e delle situazioni che essi creano. Alcuni racconti per così dire i “imbarazzanti”, solo però in apparenza poiché rientrano nella prassi di diagnosi normale, come “Licenza di toccare” o “ Si può…? ” danno l’idea delle strane situazioni in cui, a volte, un medico si può trovare di fronte. Il racconto più interessante e anche più gratificante, professionalmente parlando, della raccolta del libro, a mio parere, è “Una bella avventura”. Si riferisce ad un episodio di trent’anni fa, quando il dott. Libutti, appena laureato e abilitato alla professione medica, risolse brillantemente un difficile caso clinico, con enorme soddisfazione della paziente e dei suoi famigliari.

Così si espresse, allora, il mio medico ( sono suo paziente da molti anni). “Per strada, solo nella bufera di neve, penso di avere scelto il mestiere più bello del mondo”. Anche se poi aggiunge, forse con un pizzico d’incertezza, se non proprio di velata delusione, ”Ma, vi prego: non chiedetemi se sono ancora di questo parere, dopo trent’anni di attività!”.

Il dott. Michele libutti ha già pubblicato: “Pillole: storie di in agrodolce di pazienti e… di persone” (2000); “Don Antonio e altre storie” (2002); “ Il Vecchio di Lagopesole” (2003); “Panta Kakà” (2006), Premio Letterario Internazionale UNLA-UCSA, Roma 2006, Sezione Narrativa; “Chiamami quando vuoi… ed altri racconti” (2006).

Michele Traficante