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“AMEN MARIA”, INNI SACRI DELLA MADRE DI DIO

 Un’opera singolare e salvifica della consacrata Cristina di Gesù Crocifisso.

Nelle austere navate della maestosa Chiesa Madre di Rionero in Vulture, sotto la Colomba delle Spirito Santo collocata al centro del soffitto a cassettoni del tempio sacro, è stato presentato nei giorni scorsi il pregevole volume “Amen Maria “ della carmelitana consacrata Cristina di Gesù Crocifisso.

L’importante ed eccezionale evento religioso, inserito opportunamente nell’ambito della “Giornata Mariana” dei festeggiamenti in onore di Maria SS.del Carmelo, protettrice della città di Rionero in Vulture, è stato preceduto dalla solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano, mons, Gianfranco Todisco assistito da don Pasqualino Di Giacomo, don Giuseppe Cacosso e don Michele Cogliani, parroco del Santuario Madonna della Libera e di Sant’Euplio Martire di Trevico (AV).
Dopo un breve indirizzo di saluto e di ringraziamento da parte del parroco don Giuseppe Cacosso e di Fermo Libutti, hanno egregiamente parlato dell’Opera e dell’Autrice don Basilio Gavazzeno, presidente della Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Cavalla”, che, con la foga oratoria che gli è propria ha, fra l’altro, ritenuto la poetessa mistica Cristina di Gesù Crocifisso “ancella e giullare di Dio” e don Enzo Appella, Biblista e Docente di Sacra Scrittura presso il Seminario Maggiore di Potenza, che ha evidenziato i caratteri biblici e liturgici di Amen Maria.
Il neopresidente del Consiglio comunale di Rionero, Maria Pinto, in sostituzione del sindaco Antonio Placido, ha porto ai presenti il saluto dell’Amministrazione comunale.
La presentazione del volume, ha visto anche l’interevento, assai applaudito, del soprano Letizia Butterin ( dell’Ensemble Oktoechos di Verona) la quale, senza l’ausilio di strumenti musicale, con la sua meravigliosa voce ha deliziato l’attento e numeroso uditorio con l’esecuzione di alcuni Inni di Cristina di Gesù Crocifisso.
L’autrice, ha declamato con trasporto e grande afflato mistico, alcuni degli Inni più belli da lei dedicati alla Madre di Dio. Non ha mancato Cristina di Gesù Crocifisso, in una sorte di lectio magistalis, di ringraziare i presenti, di ricordare il suo cammino spirituale, da, quando bambina ricevette, proprio nella maestosa Chiesa Madre di Rionero, i sacramenti del Battesimo, della Prima Comunione e della Cresima e di richiamare i fedeli alla fonte salvifica della Gran Madre di Dio.
Nelle conclusioni mons. Gianfranco Todisco, ha espresso viva gratitudine a Cristina di Gesù Cricifisso per il dono della sua profonda spiritualità al servizio della Chiesa e dei credenti.
Abbiamo posto alcune domande a Cristina di Gesù Crocifisso, in amicizia, verità e fede.
Quale il motivo ispiratore di un’opera così singolare ed impegnativa?
“A pag. 77 del volume Amen Maria è scritto: Io, Cristina, consacrata a Gesù Crocifisso, trovandomi nel Santuario, sul Monte, nel giorno della Solennità della Madre di Dio dell’Anno del Signore 2007 ricevetti questo comando: ”Scrivi un Innario a lode e gloria della Vergine Maria, accompagnalo con arpe, cimbali e tintinnaboli e consegnalo alla Chiesa per le Sante Messe della Beata Vergine Maria”. Ho ubbidito al comando e lo Spirito Santo mi ha donato Amen Maria, opera trentaduesima del Viaggio Santo dell’anima. Gradi, stadi, stati dell’essere; purificazione, illuminazione, unione mistica dell’anima con Dio. Con Amen Maria l’anima canta al cospetto di Maria e della Santissima Trinità, dei Vergini e delle
Vergini che coronano la visione beatifica e paradisiaca”.
Secondo lei negli ultimi tempi il culto e la devozione verso la Madre di Dio sono
scemati?
“ Direi di no, per fortuna. In un mondo oserei dire sfigurato da nichilismo, bancarotta morale, vampa tecnologica, crollo della famiglia, laicismo, secolarismo agnostico ed ateo - caratteristico del marxismo e della società postmoderna – più forte si avverte il bisogno della voce sottile dello Spirito Santo, della mano di Dio che salva, dell’aiuto di Maria, Difesa della nostra fede, Immagine della Chiesa, Mediatrice di grazie, Regina della pace. Nelle mie peregrinazioni mariane ho constatato che il culto alla Vergine è saldo, ancor più negli uomini che vedono in Maria la mamma”.
Quale messaggio, con quest’opera, vuole inviare la mondo cattolico?”
“Un messaggio di amore, di pace, di unione, di devozione; messaggio ecumenico, perché ecumenica è l’Opera, Regina dell’universo è Maria.
Voglia la Chiesa accogliere Amen Maria e farne uso”.
Un invito, quindi, che non può che scaturire dal cuore puro ed eletto della consacrata Cristina di Gesù Crocifisso, che ha elevato un canto di altissima spiritualità. “Ne risulta un’esplosione di lode e di esultanza, un’amorosa contemplazione di tutte le virtù e le prerogative di Maria, poesia e musica si associano per cantare le gioie e i dolori, le virtù e le qualità di colei che riflette senza ombra alcuna la bellezza divina”, così si esprime Madre Anna Maria Canopi, osb dell’Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiae”.
Infatti, si tratta di un innario scaturito da afflato mistico e poetico: quarantasei inni sacri - otto dei quali tradotti in latino da esperti latinisti, quali Tuomo Pekkanen, Presidente dell’Academia Latinitati Fovendae e già Direttore dell’Istitutum Romanum Finlandiae e Mauro Agosto, accademico ordinario dell’Accademia Internazionale Latinitati Fevendae ( Roma- Ambasciata di Finlandia) e abbinati ad antiche melodie della tradizione carmelitana musicate da Lanfranco Menga, docente del Conservatorio “ Benedetto Marcello “ di Venezia - per tutte le feste, le memorie e le Messe votive della Madre di Dio, celebrate nel corso dell’anno liturgico. Un libro
che offre alla Chiesa una nuova fonte di pietà mariana, alla quale tutti noi, ancora pellegrini sulla via della fede e della speranza, possiamo trovare consolazione e attingere forza per camminare fino alla mèta, dove lei stessa ”Porta del Cielo”, umilissima “Madre del sì” elevata a Regina gloriosa, ci accoglierà col suo raggiante sorriso.
Un itinerario spirituale e mistico di grande valore ed efficacia, dunque, già felicemente intrapreso da tempo, su suggerimento dello Spirito Santo, dall’autrice nella solitudine del Sacro Eremo posto ai piedi del Sacro Monte del Carmelo e del Castello di Lagopesole, ove nel 2001 ha eretto e consacrato un chiesa-santuario semplice, nuda sull’esempio delle chiese paleocristiana di terra Santa e dedicata al Divin Crocifisso. Un “Santo Viaggio” o “Scala” di cui sono espressione i volumi di Cristina di Gesù Crocifisso già apparsi: “ Ad Crucem”, De Eucarìstia”, “ Flos Sanctorum”, “De Trinitate”, cui si aggiunge ora “Amen Maria”.
L’opera “Amen Maria” è divisa in due parti; una prima, più breve, sotto il titolo “ I vergini e le vergini ( Longa castitas reputabur ad verginitatem) lodano Maria” che cantano la loro fede nel Verbo di Dio incarnatosi nel grembo di Maria Madre di Dio.
Sono 12 i vergini e 12 le vergini: figure di santi, sante e beati, dai Padri della Chiesa
al medioevo, uomini e donne fra cui San Basilio, San Gregorio Magno, Sant’Agostino, San Francesco d’Assisi, San Tommaso d’Aquino, San Giovanni della Croce e, poi, Santa Maria Maddelena, Santa Caterina da Siena, Santa Chiara, Santa Teresa di Gesù ecc. i quali hanno scritto mirabili testi come preghiera e lode a Maria.
La seconda parte, come scrive felicemente l’Archimandrita Padre Manuel Nin osb, Rettore Pontificio del Collegio Greco di Roma, “contiene gli inni veri e propri - nati a
partire dai testi della liturgia romana per la Madre di Dio, si snoda lungo tutto l’arco dell’anno liturgico romano ( Tempo dell’Avvento, del Natale, della Pasqua, Ordinario) la lode, la confessione di fede in Cristo Signore, incarnato e morto e risorto; lode a Colei che divenne lo strumento umano di quest’economia di salvezza per noi uomini e per la nostra salvezza”. “ Con delle espressioni belle, profonde ed audaci – continua Padre Manuel Nin – sorella Cristina di Gesù Crocifisso propone alla lode dei fedeli cristiani dei testi poetici che sicuramente aiutano il progresso del cammino di fede di ogni cristiano”.
Di fatto, “Amen Maria” ( il sì di Maria che ha cambiato la storia del mondo) è qualcosa di unico nella storia della Chiesa, riconosce Don Camillo Mezzaluna, della Comunità di San Leonino, Panzano in Chianti ( Firenze) e docente di Letteratura Poetica e Drammatica; nessuno ha mai scritto, come ha fatto con questa, opera Cristina di Gesù Crocifisso, un testo innografico parallelo alle 46 festività della Beata Vergine secondo l’anno liturgico.
L’opera “Amen Maria” è già stata già presentata, con abbondanti profitti spirituali, oltre che in altre località della Basilicata, anche nella Chiesa di Sant’Agata al Carmine di Bergamo e nella Basilica della SS. Annunziata di Firenze con l’intervento d’illustri studiosi e di autorevoli uomini di Chiesa. Fra gli appuntamenti programmati, vi è stata la partecipazione, il 2 settembre scorso ad Avila ( Spagna), al 2° congresso internazionale su Santa Teresa d’Avila nel corso del quale Cristina di Gesù Crocifissola tenuto “l’ora mistica”.
Il volume, Edizioni Freeria-Comunità di San Leonino, Ponzano in Chieti (Firenze), 316 pagine, impresso su carta avariata palatina di 85 grammi, nella sezione “Gaudium” ( il “Gaudio” è una caratteristica degli scritti di Cristina di Gesù Crocifisso), è impreziosito da 16 riproduzioni a colori di pregevoli statue lignee di Madonne col Bambino conservate in alcune chiese e santuari della Basilicata. 
  
Michele Traficante

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