PIAZZA CASTELLO
Piazza Castello / ombelico di Torino , costudisce il passato
e rispecchia il futuro :
miseria del quotidiano !
Uffici e negozi / Stato e Mercato -
rigidamente disposto a destra e a sinistra,
secondo chi guarda.
Piazza Castello / è una massa uniforme
di mille sfumature.
Poliziotti , drogati / prostitute, casalinghe
bulli alternativi / professionisti
transessuali / film K e r s
contadini...
Piazza Castello / è una folla idiota
che mi urta e mi offende.
Zingari professionisti / implorano l ' elemosina
e tolgono il malocchio / a orario continuato :
M a r K e t i n g , / altroché libertà !
E dappertutto , asfissianti , / venditori ambulanti
di Partiti e lotterie , / di saponette e lingue straniere
di artigianato marocchino...e di fumo.
Piazza Castello / smarrimento e nausea
vertigine / agro fobia .
E ' la vetrina che t ' inghiotte / esponendoti allo sguardo della Merce .
Luigi Betrone " Gigi " ( Torino ) - 1993
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I PONTI SULL ' ADIGE
Incroci e parallele
/ il fiume in mezzo
che non pone domande / e dai loro intervalli regolari
alberi graffano argine e cielo da questo lato
dall ' altro un formicolare di cespugli
/ ma tinidi per ora
senza ancora scatto a scrutar quai cose / che oltre quella libea d ' argine vi siano
incroci e parallele d ' auto
/ obbligate
su questa strada e queste sponde
/ poi il rumor di ferro
come avvicinito se il vento sia a favore / ed i pensieri corrono con esso
scordata l ' acqua ad un qualunque sguardo
( o raramente vi si svolgono , almeno )
neppure la corrente si vedono / si sentono
Han solo freddo
freddo sottopelle
come chi al vento oppone / il bavero a difesa
Alberto Rizzi ( Lendinara ( Rovigo )
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POVERA ITALIA !
La più assurda e delirante / delle tirannidi
opprime le nostre vite / con decreti da manicomio,
norme senza senso / e girandole abominevoli
di inoculazioni , lascia passare / e mascherine !
Sembra che Re Ubu , / Re Peste e Re Vega ,
governino la nostra Italia / come nel più visionario
dei racconti e dei cartoni animati , / con la Paranoia e la Patofobia
che la fanno da padrone / senza che nessuno
riesca a fermare / questo satanico abominio.
Una dittatura insana / opprime il Bel Paese
dove il " si " suona :
siamo diventati indegni / della grandezza di Roma .
dello spirito dei Liberi Comuni , / dell ' Umanesimo , del Rinascimento,
e non abbiamo più neanche / un grammo
della fiera e sdegnosa dignitÃ
di Dante , Alfieri e Macchiavelli !
Postremo Vate ( Fabrizio Legger ) - Pinerolo ( Torino )
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