POESIE
Il nome di LIUBA è ormai conosciuto da più di 20 anni in tutti gli ambienti artistici e poetici, sopra tutto a Milano e a Bologna (ma negli ultimi tempi anche a Rimini, la città dei suoi genitori e all' estero (si è esibita a Parigi, a Londra, a New York con le sue originali p e r f o r m a n ç e s ), oltreché in Toscana e nelle Marche, dove l'artista ha tenuto mostre, r e c i t a l s e manifestazioni varie.
Sempre ansiosa di conoscere il mondo , molti anni or sono ha soggiornato per qualche tempo in Brasile, ricercandone l' anima autentica delle popolazioni e senza fermarsi alle facilonerie turistico- pubblicitarie.
Nata con l' arte congenita, l' amica LIUBA ha scritto decine di poesie, è stata legata attivamente alla Arte Postale ("m a i l a r t), ma anche ad altre varie forme artistiche esponendo in varie mostre in Italia e all' estero.
Da anni conduce una battaglia artistico- letterario contro l' alienazione e la disumanizzazione delle folle, sopra tutto delle grandi metropoli, come ebbe a dichiarare in un ' intervista rilasciata allo scomparso artista bolognese ROBERTO VITALI (1926 / 2000), qualche mese prima che questo ci lasciasse improvvisamente.
IN quegli anni costituì un sito i n t e r n e t, dove sono salvate tutte le sue poesie, dalla giovanissima età fino ad oggi, corredate da numerose illustrazioni delle sue esibizioni artistiche. La cui immediata impressione ci riporta ad una vera e propria "opera completa", dove l' A. esprime tutta sé stessa, le sue emozioni, i suoi sentimenti viscerali e dalla quale traspare tanta simpatia e tenerezza .
LIUBA, la cui professione (almeno allora precaria ) consisteva nell' organizzare laboratori artistici per tutte le età , e talvolta insegnare nelle scuole, scrisse anche due libri di favole destinate al mondo dell' infanzia -
Se il sito non è ancora stato rimosso, per rendersi conto in prima persona della sua opera si può visitare il sito
i n t e r n e t :
http://www.liuba.net
IL VENTO DELLA RUGIADA
Il vento della rugiada/ imperla i miei pensieri/ perché fuori dalle case/ c' è la nebbia
Il fruscio del mare/ oscilla nei miei respiri/ perché i polmoni respirano
scarichi tossici.
L' odore dei fiori/ è impresso nei ricordi/ perché lontani / sono
nei campi dove il lavoro non c'è .
ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
IMMERSIONE
Eppure è così / ci siamo
E siamo immersi/ e non sempre lo sappiamo
Quale liquido / ci sommerge.
Non sempre vediamo/ di che cosa è fatta la terra
e ciechi giriamo/ sui labirinti di carta
non sapendo quali sono / voragini
e quali no.
oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
LE MUMMIE VINCENTI
Ascolto il brusìo del traffico e spio / le mille vite danzanti
che annaspano sugli oggetti/ respiro l' ansia
Il vuoto e la morte/ dal volto incartapecorito
di chi crede di essere arrivato/ perché ha.
Guardo gli occhi inespressivi/ corpo come impalcature
che si assimilano ai palazzi/ gli orgogli falsi di chi arriva
e il trionfo che c'è già .
Nudi scafandri / gusci di granchio
dove succhiata è ogni polpa/ ragnatele sul niente che corrono
soddisfatte di sé .
Annuso gli angoli dei loro/ passatempi
Annuso i ritmi dei loro/ divertimenti.
E una pista di morte/ arriva gelata
la vita è sparita/ nel pieno della festa.
Vengano le mummie vincenti/ ovunque onnipresenti
ovunque attive/ e chissà qual' è
il giorno/ in cui sapranno
che sono cadute e sepolte.
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