Come si dice a Roma: famo a capisse. Gli imprenditori, si sa, sono alla canna del gas, chiedono condoni tombali per tasse non pagate negli ultimi vent'anni e grasso che cola se pagano gli stipendi ai loro lavoratori. Artigiani, autonomi e liberi professionisti non hanno più nemmeno gli occhi per piangere e se li avessero, trovarlo il fazzoletto, pignorato in fase uno. Non saranno mica tutti dipendenti pubblici i potenziali avventori delle piste da sci, il succulento target cui puntano così ostinatamente gli operatori di Cortina e dintorni. D'altronde è noto che, l'estate appena passata, il Billionaire fosse affollato da orde di bidelli, uscieri e impiegati dell'ufficio anagrafe che avevano spostato in Costa Smeralda la sede per il loro smart working.
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