Daniela Giordano aveva già pubblicato Io Daniela , con Il Foglio
Letterario Edizioni, un testo dedicato alla sua attività nel mondo del
cinema. Adesso manda in stampa con la fiorentina Enigma Tre vite
in una , dove non racconta soltanto l’avventura del cinema e del
concorso Miss Italia (prima vita), ma anche delle investigazioni sui
fenomeni psichi e gli UFO (seconda vita), oltre al sogno che gli
consegna istruzioni su come costruire un dispositivo telepatico di
comunicazione (terza vita). Daniela Giordano nasce a Palermo il 7
novembre del 1946. L’evento che fa scattare l’ingresso nel mondo
del cinema avviene per caso, una sera di metà agosto, sulla stupenda
spiaggia di Mondello, quando vince un concorso fatto in casa,
organizzato tra amici e conoscenti, e viene nominata Miss Mondello.
La Giordano ha 19 anni e dopo aver ballato con gli amici alla
Sirenetta viene incoronata come la ragazza più carina della festa. Il
caso vuole che lo zio di Daniela, capo redattore del Giornale di
Sicilia , decida di pubblicare un reportage dettagliato dell’evento
mondano e - caso ancor più fortuito - che queste foto finiscano nelle
mani di chi stava organizzando le selezioni per Miss Italia. Daniela
Giordano viene nominata Miss Palermo senza vincere alcuna gara,
forse perché la commissione resta estasiata da tanta bellezza, forse
perché la procedura selettiva è in ritardo e serve una candidata
sicula. Va da sé che la famiglia non approva, ma dopo qualche
discussione di rito Daniela - ancora minorenne per la legge del
tempo - ottiene il consenso e partecipa al concorso di bellezza più
prestigioso d’Italia. “Sarà soltanto un gioco. Tanto non vincerà mica
lei ...”, dicono i genitori. In realtà Daniela vince il titolo di Miss
Sicilia ed è pronta per affrontare la sfida decisiva, tra l’incredulità e
la preoccupazione dei familiari. Firma un contratto dove c’è scritto
che in caso di vincita di una selezione dovrà partecipare alla
successiva e i genitori non sono così convinti di quel che sta
accadendo. Viene incolpato lo zio di tutto quel caos imprevisto,
perché galeotto fu l’articolo , quindi è incaricata la zia di
accompagnare Daniela a Salsomaggiore. Daniela Giordano affascina
la giuria per eleganza, sorriso e fattezze mediterranee di ragazza
sicula. Non è la classica maggiorata. “Ero magrissima e piccolina
rispetto alle altre concorrenti. Rientravo a malapena nelle misure
standard richieste dal concorso. Nel 1966 andavano ancora di moda
le ragazze formose. Per fortuna quell’anno ci fu un clamoroso
cambio di tendenza. Iniziavano ad andare di moda le barbie, alte e
magre”, racconta. Viene eletta Miss Italia 1966 ed è obbligata a
partecipare al concorso per Miss Europa. Daniela è stanca del gioco,
vorrebbe smettere e tornarsene in Sicilia, ma non può abbandonare.
Daniela Giordano comincia a occupare le copertine dei rotocalchi e
la sua fama si diffonde. È la volta della madre a fare da
accompagnatrice a Nizza, per la finale del titolo europeo. Prima
della serata conclusiva Daniela compie una tournée negli Stati Uniti
e in Canada, questa volta accompagnata dal padre che chiede un
permesso speciale alla direzione della banca. In tale occasione viene
avvicinata dalla William Morris, importante agenzia cinematografica
che la vorrebbe interprete di un film: I barbieri di Sicilia . La
famiglia non è contenta neppure di questa possibilità di entrare nel
cinema e cerca di osteggiare la scelta, ma Daniela è irremovibile. Per
fare il film decide di rinunciare a Miss Europa e soltanto per questo
motivo arriva seconda alla selezione, perché la giuria voterebbe per
lei quasi all’unanimità. Daniela si raccomanda al patron del
concorso di essere esclusa perché vincendo il titolo dovrebbe
partecipare alle selezioni per Miss Mondo, perdendo la possibilità di
interpretare il suo primo film. Vince Miss Spagna e la nostra Miss
Italia arriva seconda, non terza come dicono molti testi e alcuni siti
Internet.
Il resto dovete scoprirlo da soli leggendo sia Io Daniela (Il
Foglio Letterario) che Tre vite in una (Enigma Edizioni). Non posso
mica dir vi tutto io ...
I titoli dei suoi film:
I due barbieri di Sicilia (1967) di Marcello Ciorciolini
Play boy (1967) di Enzo Battaglia
Il lungo giorno del massacro (1968) di Alberto Cardone
Joe! Cercati un posto per morire (1968) di Giuliano Carnimeo
Susanna... ed i suoi dolci vizi alla corte del re (1968) - di Franz
Antel (alias François Legrand)
Quante volte... quella notte (1969) di Mario Bava
Captain Coignet (1969) di Jean Claude Bonnardot (TV Francia)
Un esercito di 5 uomini (1969) di Don Taylor e Italo Zingarelli
Vedo nudo (1969) di Dino Risi
Ombre roventi (1970) di Mario Caiano
Bolidi sull’asfalto - A tutta birra! (1970) di Bruno Corbucci
Buon funerale amigos! ... paga Sartana (1970) di
Giuliano Carnimeo
La sfida dei Mackenna (1970) di Leon Klimovsky
Un’estate, un inverno (1971) di Mario Caiano (TV - Rai)
Il suo nome era Pot ... ma lo chiamavano Allegria (1971) di
Lucio Giachin (Dandolo) e Demofilo Fidani (si fanno chiamare
Dennis Ford)
I quattro pistoleri di Santa Trinità (1971) di Giorgio Cristallini
Una tomba aperta... una bara vuota ( La casa de las muertas
vivientes ) (1972) di Alfonso Balcazar Granda
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (1972)
di Sergio Martino
Scansati... a Trinità arriva Eldorado (1972) di Dick Spitfire
(Diego Spataro, in realtà regia di Aristide Massaccesi)
Trinità e Sartana figli di... (1972) di Mario Siciliano
Violenza contro la violenza (1972) di Rolf Olsen e Lee Payant
Che brutta epoque! (1973) di Mario Landi (teatro)
Le avventure del Barone Von der Trenck (1973) di Fritz Umgelter
(TV Germania)
La casa della paura (1974) di William L. Rose
La cameriera (1974) di Roberto Bianchi Montero
Malocchio - Eroticofollia (1975) di Mario Siciliano
Roma violenta (1975) di Marino Girolami (Franco Martinelli)
Il vizio ha le calze nere (1975) di Tano Cimarosa
Il fidanzamento (1975) di Giovanni Grimaldi
L'infermiera di mio padre (1976) di Mario Bianchi
Karamurat, la belva dell'Anatolia (1976) di Herb Al Baurr
(Natuk Baytan) e Ernst Hofbauer
L'adolescente (1976) di Alfonso Brescia
La portiera nuda (1976) di Luigi Cozzi
Un toro da monta (1976) di Roberto Mauri
Le impiegate stradali - Batton Story (1976) di Mario Landi
Starcrash - Scontri stellari oltre la terza dimensione (1977) di
Luigi Cozzi
Inquisición - Inquisizione (1978) di Paul Naschy (Jacinto Molina)
Il braccio violento della mala (1979) di Sergio Garrone
Le segrete esperienze di Luca e Fanny (1980) di
Roberto Girometti e Gérard Loubeau
Help Me Have No Human Ways (2015) di Chris Milewski
Erba Celeste (2016) di Valentina Gebbia
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