Segnalazione in Primo Piano: IN USCITA ANTONELLA GIANNARELLI La sera per il fresco - TRADIZIONI CONTADINE IN VAL DI CORNIA
Antonella
Giannarelli nasce a Campiglia Marittima, dove vive fino a vent’anni fa,
prima di trasferirsi a Piombino. L’infanzia contadina a fianco dei
nonni è da sempre per lei fonte di ispirazione per le ricerche, a lungo
coltivate, per le tradizioni e il mondo della campagna. Da decenni
raccoglie aneddoti, filastrocche e leggende che in parte si possono
ritrovare in questa raccolta.
Riportare
in vita storie e tradizioni di un tempo, ricostruendo un mondo che non
c’è più attraverso abitudini, usi, costumi, voci. Un lavoro al quale
Antonella Giannarelli ha dedicato dieci anni della propria vita,
fondendo alla passione per l’indagine scrupolosa la dolcezza del ricordo
e una velata nostalgia. Una raccolta completa e dettagliata che dalle
novelle alle ricette, dalle pratiche quotidiane ai giochi per strada
restituisce un’immagine tanto lontana quanto affascinante di una Val di
Cornia contadina e del paese di Campiglia Marittima, da sempre centro
d’attrazione per turisti provenienti da tutto il mondo.
INTRODUZIONE
DI GIANFRANCO BENEDETTINI (storico locale) - Per leggere correttamente
quanto scritto da Antonella Giannarelli, bisogna immaginarsela da
piccola. Arduo per chi la conosce o l’ha conosciuta da adulta, ma
bisogna fare uno sforzo e vederla piccola, in piedi, con il faccino
sulla tavola, con gli occhi in continuo movimento e la mente ad
incamerare, direi meglio ad archiviare, tutte le mosse della nonna che
stende la pasta, lava la verdura, parla con la figlia, ride, si
commuove. Antonella è lì e immagazzina suoni, gesti, parole. In quel
momento sta organizzando una sua memoria culturale volta non solo a
conoscere ed archiviare “documenti” ma a preservare e diffondere il loro
contenuto. Lo fa con questo libro e valorizza quel patrimonio,
arricchendo, diversificando, approfondendo l’offerta culturale per
sviluppare modelli innovativi finalizzati all’aggiornamento della storia
sociale, economica e politica. Esagero? Possibile con un libro di
piccole storie?Leggetelo e, poi, ditemi se non è vero. L’autrice è nata e
cresciuta nella seconda metà del secolo scorso. Ha solo sfiorato la
prima evitando, così, le tragedie e le miserie che l’hanno accompagnata.
Però, del Novecento, ha fatto un luogo di incontro e un’occasione per
arricchirsi “dentro”. Non so dire se, la sua, è nostalgia di quel tempo.
Eppure, qualcosa è rimasto. Pagina dopo pagina lo sentiamo avanzare
prepotente nell’odore del pane appena cotto, o il canto delle donne per
un amore trovato o per fugare un dolore, la musica di una radio
gracchiante che si espande dalle finestre altrui anche per far sentire
l’agiatezza di chi ce l’ha. Vi ritroviamo il ritmo della giornata che
seguiva un’idea antica, sedimentata coi secoli, legata ad una concezione
della natura come elemento al quale afKidarsi con Kiducia, quasi come
una indicazione da non forzare alle proprie necessità. Dormire,
lavorare, mangiare. Ritmi precisi. Così di giorno in giorno, di mese in
mese, di stagione in stagione, di anno in anno. Erano felici? Sì, perché
erano giovani. No, perché il mondo è cambiato e al nuovo si fa presto
ad abituarsi. Quando è declinato il mondo “cantato” da Antonella
Giannarelli? Con l’avvento del miracolo economico, direi. Via il
vecchio, evviva il nuovo. Eppure, il boom di allora affonda le sue
radici nella laboriosità, nell’inventiva italiana, che dai Comuni
medioevali ai distretti industriali è sempre stata una costante della
trama e dell’ordito dell’apparato produttivo. Da piccola, Antonella vive
a Campiglia Marittima, un paese antico. Così, assiste, quasi incredula,
all’esodo verso la pianura dove sono nati nuovi centri, proiezioni
moderne degli antichi abitati. Lo fa anche lei ma rimane testardamente
ancorata al suo passato. L’uomo iscrive la sua presenza nel territorio.
Lascia artefatti, narrazioni e testi. Crea relazioni di senso con
l’ambiente in cui vive, attribuisce signiKicati allo spazio, che diventa
così luogo, gravido di memorie, persone ed eventi. La storia, grande o
piccola che sia, cioè l’idea secondo cui gli eventi umani hanno un
ordine ben definito nel tempo, ha bisogno della scrittura. Questo
scritto scorre bene, è di facile e godibile lettura, sia per chi ha
conosciuto quel tempo e sia per chi non l’ha conosciuto e vuol
conoscerlo di più. Il libro di Antonella Giannarelli è tutto questo.
Gianfranco Benedettini
Gordiano Lupi
Il Foglio Letterario
0565.45098
Casa Editrice: www.edizioniilfoglio.com
Rivista: www.ilfoglioletterario.it
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