Appuntamenti in Primo Piano. "L’estranea di casa", a Sasso di Castalda il premiato spettacolo di Raffaella Giancipoli
Sabato 30 Marzo,
a partire dalle
21:00,
al Teatro Mariele Ventre va in
scena
il pluripremiato
“
L’estranea di casa”, scritto, diretto ed interpretato da
Raffaella Giancipoli.
Lo spettacolo, prodotto da
Kuziba Teatro
con la Compagnia Bottega degli Apocrifi,
racconta, nella
forma di un monologo per una attrice dalle mille voci,
la storia di Luminiţia, un'insegnante
rumena costretta suo malgrado a lasciare i suoi figli e la propria casa
per
diventare badante di
un'anziana signora.
La vediamo, piccola luce tra le ombre, iniziare il proprio cammino, mentre accarezza il volto di una
donna, parla al marito già addormentato, racconta una storia ai figli verso il sonno e poi senza
pronunciare saluto, con un gruppo di donne, sale su un pulmino che le porterà, di nascosto, verso
una terra di opportunità.
Luminiţia, arriva così da clandestina in Italia, e nonostante sia maestra di storia e di geografia,
l’unica possibilità di lavoro che ha è di fare assistenza agli anziani, di diventare badante appunto,
una parola che in rumeno neppure esiste perché
“Nessuno lascerebbe un genitore nelle mani di un
estraneo”
.
Ma “L’’estranea di casa” non è solo la storia di Luminiţia e nel suo percorso di vita si dipinge un
racconto corale in cui incontriamo Chella, l'anziana signora restia ad accettare un'estranea in casa
sua, Alexi, il marito rimasto in Romania, capo di famiglia “perdente”, Culin, il figlio cresciuto al
telefono tra storie della buonanotte e promesse di ritorno, e infine Mariangela, figlia dell'anziana
che, per la sua realizzazione fuori dall'ambito familiare, paga un prezzo fatto di rimorsi e sensi di
colpa. Un coro di voci che prende corpo nel buio delle notti, prima quelle rumene passate nel
dubbio della partenza, poi quelle del lungo viaggio attraverso la paura alle frontiere, infine quelle
italiane in cui Luminiţia fa sempre lo stesso sogno: va all'aeroporto a prendere i figli che finalmente
la raggiungono in Italia, e questi non la riconoscono, la cacciano, cercano la madre.
Lo sguardo inedito di Raffaella Giancipoli sulla realtà delle badanti in Italia mette in luce
soprattutto il dramma
di tante madri che partono e dei loro
“orfani bianchi” rimasti a casa
,
disegnando con straordinaria intensità il
racconto di un mondo e di un’anima frantumata
che ogni
giorno cerca un modo di perdonarsi per il vuoto che ha lasciato dietro di sé.
Lo spettacolo è
inserito nel cartellone 2019 de “Le Valli del Teatro”.
Prossimo ed ultimo
appuntamento della rassegna, sabato 6 Aprile
con “Pane, latte e lacrime, ambientato nel quartiere di
San Lorenzo a Roma nei giorni precedenti il bombardamento del 19 luglio 1943.
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