Il Leone Rosso è il simbolo dell’Ambasciata di Venezia, Repubblica degli Artisti. Venezia e la sua Biennale è spazio creativo attivo aperto agli artisti di cinque continenti che hanno qualcosa da condividere. Il Leone Rosso ne è il simbolo.
Esso stesso rappresenta il mondo dell’arte e la convoca, la richiama a partecipare in maniera attiva e concreta all’evento artistico che si tiene a Venezia con cadenza biennale e per questo chiamato, appunto, verosimilmente BIENNALE DI VENEZIA. Trattasi della 57° esposizione d’arte internazionale che quest’anno si tiene dal 13 maggio al 26 novembre 2017. Per combattere il virtuale e l’effimero impregnati da depressione culturale ed uso distorto dei canali informatici, la Biennale di Venezia e le mostre ad esse collegate trovano nel LEONE ROSSO, il simbolo della loro attiva partecipazione artistica. Il progetto è ambizioso cerca le sue radici già negli anni ottanta dell’altro secolo. Testimonia un percorso parallelo e non certo secondario a quello di un sistema dell’arte che già decenni fa, ci appariva insufficiente ad esprimere le nuove realtà. Rossana Bucci vi partecipa in una mostra a cura di Giancarlo Da Lio e Tiziana Baracchi ed è stata chiamata a intervenire con un suo segno distintivo artistico, proprio su quel Leone Rosso che, orami costituisce una bandiera in cui riconoscersi e con cui operare ma anche la volontà di non cadere nel banale e nel déjà vu.
Esso stesso rappresenta il mondo dell’arte e la convoca, la richiama a partecipare in maniera attiva e concreta all’evento artistico che si tiene a Venezia con cadenza biennale e per questo chiamato, appunto, verosimilmente BIENNALE DI VENEZIA. Trattasi della 57° esposizione d’arte internazionale che quest’anno si tiene dal 13 maggio al 26 novembre 2017. Per combattere il virtuale e l’effimero impregnati da depressione culturale ed uso distorto dei canali informatici, la Biennale di Venezia e le mostre ad esse collegate trovano nel LEONE ROSSO, il simbolo della loro attiva partecipazione artistica. Il progetto è ambizioso cerca le sue radici già negli anni ottanta dell’altro secolo. Testimonia un percorso parallelo e non certo secondario a quello di un sistema dell’arte che già decenni fa, ci appariva insufficiente ad esprimere le nuove realtà. Rossana Bucci vi partecipa in una mostra a cura di Giancarlo Da Lio e Tiziana Baracchi ed è stata chiamata a intervenire con un suo segno distintivo artistico, proprio su quel Leone Rosso che, orami costituisce una bandiera in cui riconoscersi e con cui operare ma anche la volontà di non cadere nel banale e nel déjà vu.
OPERA DI ROSSANA BUCCI