Un uomo va a prendere l’acqua a Kabul, in Afghanistan. (Wakil Kohsar, Afp)
Mondo – Oggi è il Giorno della memoria. Si commemorano le vittime dell’Olocausto, un genocidio che più di 70 anni fa causò la morte di circa 15 milioni di persone. Ma a cosa serve la memoria, se non a evitare gli errori del passato? Se lo chiede Laura Stahnke, osservando come la fortificazione delle frontiere ai due lati dell’oceano non faccia altro che aumentare le divisioni tra le persone.
Russia – Il parlamento ha approvato in maniera definitiva, con solo tre voti contrari, il disegno di legge che depenalizza la violenza domestica, declassando i maltrattamenti familiari a reati amministrativi. Diventerà legge dopo l’ok del senato e del presidente Putin. Secondo i dati dell’agenzia nazionale di statistica, nel 2015 si sono verificati oltre 35mila casi di violenza domestica contro le donne.
Somalia – Il gruppo estremista
al-Shabaab ha lanciato un attacco contro una base militare keniota nel sud della Somalia. I miliziani hanno riferito di aver ucciso oltre 50 soldati e sequestrato diverse armi. Al contrario, le forze armate del Kenya sostengono di aver respinto l’attacco.
Olanda – Il ministro della Giustizia Ard Van Der Steur si è dimesso perché accusato di aver pagato circa 2 milioni di euro a un boss della droga 17 anni fa. Der Steur è membro del Partito popolare per la libertà e la democrazia, il partito del primo ministro Mark Rutte. La posizione del governo risulta quindi molto instabile, soprattutto in vista delle elezioni del prossimo 15 marzo.
Italia – All’interno delle prigioni italiane vivono oltre 54mila detenuti: il 9 per cento in più dei 49mila 600 posti disponibili. Ma la situazione varia tra regioni e istituti diversi. A Poggioreale, secondo molti il peggior carcere campano.