Operai manifestano contro la corruzione e l’instabilità politica a Soweto, in Sudafrica. Il 3 agosto nel paese si svolgeranno le elezioni municipali. (Marco Longari, Afp)
famiglie felici al mare
la madre al figlio:
M: ora hai mangiato non puoi fare il bagno altrimenti muori
F: ma papà ha mangiato e si sta facendo il bagno
M: quello se muore è meglio
Torino, rissa per un Pokemon nella piazza della movida
In piazza Vittorio accesa discussione tra un passante e un'automobilista per la cattura dell'animaletto più ricercato del web
Un Pokemon in piazza Vittorio ha quasi
scatenato la rissa. Complice una delle sere clou della movida, il nuovo
gioco che va per la maggiore in questi giorni, ha fatto nascere
un’accesa discussione tra un passante e un’automobilista. “L’ho visto
prima io e spetta e me catturarlo. Tu che vuoi? Vattene a cercartene uno
tuo!”. Di fronte a queste parole, l’altro è andato su tutte le furie.
“Il Pokemon è mio: mi sono fermato apposta. Per scendere a prenderlo ho
pure lasciato la macchina in divieto di sosta con le quattro frecce. Non
vedi? Sto rischiando anche la multa, spetta a me di diritto”. I toni si
sono fatti sempre più accessi e per poco i due non sono venuti alle
mani.
I vigili: a Torino tolleranza zero per il Pokemon Go
“Stavamo per chiamare le forze dell’ordine – racconta Anna che ha assistito esterrefatta a tutta la scena – ma poi ognuno se n’è andato per la sua strada. Certo che mettersi a litigare così per un Pokemon…”. In quel momento, erano da poco
I vigili: a Torino tolleranza zero per il Pokemon Go
“Stavamo per chiamare le forze dell’ordine – racconta Anna che ha assistito esterrefatta a tutta la scena – ma poi ognuno se n’è andato per la sua strada. Certo che mettersi a litigare così per un Pokemon…”. In quel momento, erano da poco
passate le 21, piazza Vittorio era molto affollata e in tanti hanno
fatto da testimoni a una scena surreale. “Anch’io ho quel gioco sul
telefonino – dice Andrea R. – ma comportarsi così mi sembra assurdo”.
Appena qualche giorno fa i vigili avevano annunciato tolleranza zero per
chi si metteva alla guida giocando ai Pokemon, minacciando addirittura
il sequestro del cellulare: evidentemente l’automobilista in questione
non ha recepito il messaggio. (fonte La Repubblica)