Schermi Riflessi: LA RICOTTA a CinEtica del DE SICA - Rionero domenica 28 febbraio ore 17,30 Centro sociale
XXI CinEtica –
Mostra Cinematografica 2016
Misticismi corsari Pasolini e Oltre
Il
quinto appuntamento domenicale con la XXI Mostra CinEtica, promossa dal CineClub “Vittorio De Sica” - diretto
da Armando Lostaglio – propone per Misticismi
corsari, Pasolini e Oltre, il film LA
RICOTTA di Pier Paolo Pasolini, che fa parte di un collage di 4
cortometraggi: Ro.Go.Pa.G., ossia le
iniziali dei registi che compongono l’opera: Roberto Rossellini, Jean-Luc
Godard, Pier Paolo Pasolini ed Ugo Gregoretti. Il film è del 1963 e molto
scalpore suscitò in particolare il film di Pasolini, ritenuto blasfemo. Ma
anche qui il senso del sacro del regista viene letto mediante una propria
visione ed il suo senso “corsaro”.
Si chiama Stracci il personaggio che "interpreta" come comparsa la parte del ladrone buono in un film che si gira nelle periferie romane sulla Passione di Cristo, ed è un sottoproletario perennemente affamato. Un altezzoso ed arrogante regista, interpretato dal mitico Orson Welles, che si autodefinisce marxista ortodosso, gira in un clima caotico e surreale. La scena è un carosello di decine di operatori della troupe e di comparse, che in mezzo alla scenografia "sacra", alcuni ancora in costume da santo, talvolta ballano un twist scatenato e si prendono in giro. Ma l’intento di Pasolini è anche quello di realizzare, con La ricotta, un film dalla sacralità piuttosto nascosta e rivelata con ironia e con dolore.
Si avverte molta attesa a CinEtica per la visione di questo film che verrà analizzato e quindi discusso da Giampaolo D’Andrea, intellettuale cattolico, docente universitario e Sottosegretario in diversi governi, attualmente Capo di Gabinetto del Ministro Dario Franceschini presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Si chiama Stracci il personaggio che "interpreta" come comparsa la parte del ladrone buono in un film che si gira nelle periferie romane sulla Passione di Cristo, ed è un sottoproletario perennemente affamato. Un altezzoso ed arrogante regista, interpretato dal mitico Orson Welles, che si autodefinisce marxista ortodosso, gira in un clima caotico e surreale. La scena è un carosello di decine di operatori della troupe e di comparse, che in mezzo alla scenografia "sacra", alcuni ancora in costume da santo, talvolta ballano un twist scatenato e si prendono in giro. Ma l’intento di Pasolini è anche quello di realizzare, con La ricotta, un film dalla sacralità piuttosto nascosta e rivelata con ironia e con dolore.
Si avverte molta attesa a CinEtica per la visione di questo film che verrà analizzato e quindi discusso da Giampaolo D’Andrea, intellettuale cattolico, docente universitario e Sottosegretario in diversi governi, attualmente Capo di Gabinetto del Ministro Dario Franceschini presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Appuntamento a domenica 28 febbraio, ore 17,30, Centro sociale “P. Sacco”.