Lupì è un padre più uguale degli altri
In Italia, a parte una piccola percentuale di assunti tramite le agenzie interinali, nella quasi totalità dei casi le aziende si affidano alle relazioni interpersonali per reclutare i loro lavoratori. La presentazione del curriculum è spesso l'allegato, più o meno utile secondo la serietà dell'impresa, a una segnalazione informale che è la strada maestra, anzi il senso unico ad accesso ZTL.
In Italia, a parte una piccola percentuale di assunti tramite le agenzie interinali, nella quasi totalità dei casi le aziende si affidano alle relazioni interpersonali per reclutare i loro lavoratori. La presentazione del curriculum è spesso l'allegato, più o meno utile secondo la serietà dell'impresa, a una segnalazione informale che è la strada maestra, anzi il senso unico ad accesso ZTL.
Una
volta Andreotti, cui fu chiesto se avesse mai raccomandato qualcuno,
rispose che lui aveva in effetti segnalato alcuni nominativi, ma tutte
persone di elevata competenza, sempre nel solco delle "referenze" di
stampo anglosassone e comunque mai nell'ambito di uno scambio di favori.
Vabbè...
Lupi ha fatto ciò che qualunque padre, se in
grado, forse farebbe. Suo figlio ha approfittato di una opportunità che, se
presente, qualunque giovane forse avrebbe colto. Sta di fatto che il cedente
del favore ha goduto di agevolazioni. Da qui due considerazioni. Quella
legale: se agevolazione e vantaggio sono correlate, Lupi va indagato.
Quella di buon senso: se correlazione non c'è, Lupi avrebbe dovuto
comunque dimettersi, per la leggerezza con la quale si è fatto coinvolgere in un
potenziale conflitto di interessi. Certo l'ex ministro
potrebbe obiettare perché lui deve essere più uguale degli altri padri
di fronte alle regole del buon senso e così suo figlio. La risposta
sarebbe immediata e cioè perché riveste una carica pubblica, che dà
onori, tanti, ma anche oneri, anch'essi tanti in teoria, ma assai pochi di fatto.