Non tutti se lo meritano Matteo Salvini
La
Lega Nord sembra essere tornata quella dei grandi fasti. I sondaggi
la danno ben al di sopra del dieci per cento di consensi, proiezione
che le prossime elezioni regionali probabilmente confermeranno. Il
suo leader è al centro dell'attenzione politica, si appresta a
determinare un'alleanza con Forza Italia e snobba il Capo dello
Stato.
Peccato però che il lupo, smessa la canottiera e indossata la
felpa, non abbia perso anche il vizio di seminar tempesta.
Nelle
ultime quarantotto ore Matteo Salvini ci ha regalato due chicche
degne del peggior Calderoli (Borghezio invece è fuori classifica).
“I profughi vanno aiutati sì, ma in mare”, con i barconi che
affondano appena salpati dalla Libia. “Farò un esposto contro
l'Unione Europea per pulizia etnica verso i padani”, come se la
pulizia etnica fosse uno slogan da jingle televisivo e non un dramma
che proprio gli stessi richiedenti asilo subiscono sulla loro pelle.
Verrebbe da citare Nanni Moretti: ve lo meritate Matteo Salvini!
Anzi: l'avete voluto, tenetevelo!
Sì,
perché la rinascita del leader leghista trova molte responsabilità
in un sistema di informazione e intrattenimento che ha lo trasformato
da residuato della politica in una star, un po' come è stato fatto
con Antonio Razzi. Con la differenza che Razzi è divenuta la
simpatica macchietta del politico incapace e senza ideali, utile sì
a rivalorizzare per comparazione i colleghi in parlamento, ma dal
peso elettorale nullo. Con Salvini, invece, si è montata ad arte la
stazza di un leader amato dal popolo, un po' troppo schietto forse,
ma per vicinanza ai bisogni della gente. Tutto questo dovuto in parte
a strategia politica (c'era da lanciare un concorrente al populismo
di Beppe Grillo), in parte ad accondiscendenza dei mass media, in
parte alla fame di ascolti televisiva. Passando sopra alla sua indole
scorretta e violenta, si continua a dire che lui non sarebbe come
Umberto Bossi e che avrebbe rinnovato la Lega rendendola un partito
lontano da quello rozzo e xenofobo che fu. Perseverare in questa
falsa rappresentazione evidentemente paga bene.
Il
problema è che molti italiani non se lo meritano Matteo Salvini, non
l'hanno voluto e purtroppo se lo dovranno sorbire ancora a lungo.