Appuntamenti in Primo Piano: LA danza CARMINA BURANA dal 24 febbraio al 1 marzo TEATRO VASCELLO ROMA

STAGIONE TEATRALE
2014-2015
Teatro Vascello
sala Giancarlo Nanni
24 febbraio/1 marzo 2015
SPELLBOUND
CONTEMPORARY BALLET
Direzione
artistica Mauro Astolfi
Direzione Generale Valentina
Marini
con il contributo del
Ministero per i Beni e le Attività culturali e le Attività Culturali
Dipartimento dello Spettacolo e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di
Maiori nell’ambito dei Grandi Eventi della Regione Campania
Riallestimento per Madrid en Danza
2010 e 200TSC, Como
Nuovo
allestimento per 2014 Panama Prisma Festival de danza Contemporanea
CARMINA BURANA
Coreografia
e regia
Mauro
Astolfi
Musiche Carl
Off, Antonio Vivaldi I, Ecce Torbit Probitas
Disegno
luci
Marco Policastro Scene
Stefano Mazzola
con
Sofia
Barbiero Fabio Cavallo Alessandra Chirulli Maria Cossu
Giovanni La
Rocca Mario Laterza Gaia Mattioli
Giuliana Mele Cosmo Sancilio
Spellbound Contemporary Ballet
ripropone a grande richiesta il suo spettacolo fiore all’occhiello, Carmina Burana, con la coreografia e
regia di Mauro Astolfi e le musiche di Carl
Orff, Antonio Vivaldi I, Ecce Torbit Probitas, il disegno luci di Marco Policastro e
le scene di Stefano Mazzola. Lo
spettacolo, che aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006,
è presentato a Roma al Teatro Vascello, dal 24 febbraio al 1 marzo, nel
riallestimento per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e
per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014).
“Carmina
Burana – spiega Mauro Astolfi - ha accompagnato in modo fedele tutto il
lavoro e la produzione della Compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la
ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, Carmina Burana ha sempre rappresentato
una nostra sicurezza. È stato infatti profondamente rivisitato ma ha conservato
lo spirito e l'atmosfera originali con l’aggiunta di altri momenti e tante
piccole altre avventure. La versione per il Teatro Vascello è sicuramente la
più potente, la più intensa e per noi, ora, la più vera e completa.”
La forza
narrativa della danza, della musica e dei versi sono il compendio perfetto dei
“carmina” evocati in tutta la loro potenza espressiva di raccolta di documenti
poetici e musicali del Medioevo che diventano, nella creazione di Astolfi,
poesia burlesca, impudente, sovversiva, attraverso cui parlare senza troppi
veli del corpo e della sua quotidiana avventura.
Da questo curioso magma di scurrilità plebea e
raffinatezza cortigiana, Mauro Astolfi trae una coreografia tutta giocata tra
‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare,
divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio:
si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia
battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per
culminare infine nell’incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni.
Due i simboli chiave di questo balletto, calati in un’atmosfera
inquietantemente metafisica: un grande armadio e una tavola. Il primo luogo di
memorie, di segreti di ‘scheletri’ ipocritamente celati; la seconda, altare
sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie
tentatrici.
“Il titolo classico – continua
Astolfi - rimane nei sapori, nelle
sfumature e nelle atmosfere, appunto di un classico. La danza contemporanea
reinterpreta ed elabora nella percezione del presente tutto quello che di un
certo passato, anche di quello non vissuto direttamente, ma solo letto o
sentito dire. In qualche modo ci suggestiona. La danza per sua natura non
rischia una ‘non appartenenza’, e tantomeno ha bisogno di essere collocata
temporalmente perché può piegarsi all'infinito e assumere tutte le forme, tutte
le dinamiche e tutti i pensieri della creazione.”
Carmina Burana,
tra le produzioni di maggior successo della Compagnia, in repertorio dal 2006 e
record di incassi per svariate stagioni italiane, ha superato ormai le 150
recite con presenze nei Festival di Austria, Spagna, Thailandia, Germania,
Cipro, Panama, Lussembrugo.
“Il successo di questa produzione a giudicare
dall’appeal che continua ad avere, a distanza di tempo e su diversi target di
pubblico di ogni Paese – afferma Valentina Marini - sta sicuramente nel
riuscito mix di diversi elementi che hanno reso lo spettacolo un evergreen, la
musica coinvolgente e l’abbinata intelligente tra Orff e altre partiture
interessanti e legate al tema, una scenografia utilizzata con ironia e
spregiudicatezza e una danza potente almeno quanto il tappeto sonoro. Di certo
è un prodotto riuscito e nel nuovo riallestimento ha mantenuto lo smalto della
versione iniziale acquistando una freschezza in più grazie al riadattamento
coreografico.”
Guarda il promo https://vimeo.com/108334096
Prezzi: Biglietto € 15,00 euro posto unico – 10 euro per
gruppi di almeno 10 persone
Ufficio Stampa e
promozione Teatro Vascello
Cristina D’Aquanno
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Teatro Vascello Via
Giacinto Carini 78
Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a
Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi
privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa
100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via
Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma
tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si
può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870,
871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due
passi dal Teatro Vascello