In una sala gremita di un attento pubblico, è stato presentato
a San Pietro Infine il
nuovo libro di Maurizio Zambardi, una
pregevole raccolta di poesie dal titolo “Diario
itinerante”
Nel hanno parlato lo scrittore venafrano Amerigo
Iannacone, che è anche prefatore del libro, il poeta isernino Antonio Vanni e
la poetessa formiana Irene Vallone. Intervento, dal pubblico, di Giuseppe
Napolitano. Moderatrice Elvira Zambardi, figlia dello scrittore.
Molti tra il pubblico i poeti, gli
scrittori, gli intellettuali. Si sono notati, tra gli altri, i poeti Giuseppe
Napolitano, Maria Benedetta Cerro, Enrica Capretta, Antonella Sozio, Antonietta
Perrone e gli scrittori Domenico Tata e Giovanni Codino. 

Ha detto, tra l’altro, Iannacone nel suo
intervento: «Maurizio Zambardi che continua
a schermirsi, a dire che non si sente poeta, nutre in realtà un grande rispetto
per la poesia, che ama a dispetto della sua formazione tecnica piú che
letteraria. Ma, si sa, la storia della poesia – del Novecento soprattutto – è
piena di tecnici e di poeti che vengono dagli ambienti piú disparati. A
cominciare dal ragioniere Montale, dall’ingegnere Sinisgalli, dal libraio Saba,
dal geometra Quasimodo, dal commesso di libreria Penna, e cosí via. In Zambardi
– come in Sinisgalli – troviamo il superamento di ipotetiche cesure tra cultura
umanistica e cultura scientifica e in questo libro troviamo il poeta e
l’architetto.»
Maurizio Zambardi, 1961, vive a San Pietro Infine con
la moglie Luciana e i figli Elvira, Stefano e Laura e insegna a Isernia.
Collabora a quotidiani e riviste settoriali. Ha al suo attivo numerose
pubblicazioni inerenti la storia, l’archeologia e l’etno-antropologia. In
poesia ha pubblicato, nel 2010, “Pensieri
itineranti”.