Segnalazione in Primo Piano: Costituita in Italia l’Associazione Nazionale Giornalisti e Pubblicisti Una libera informazione per una libera professione
La libertà e l'informazione
L’informazione è tale se è obiettiva; è impossibile essere
obiettivi in maniera assoluta ma, per avvicinarvisi, è necessario essere
liberi. Per questa ragione se un giornalista è sul libro paga di qualcuno gode
di un livello di credibilità parziale.
Quasi tutti quelli che sono sul libro
paga di qualcuno cercano di ammantarsi della più perfetta libertà ed
indipendenza proprio per essere credibili. Intere testate scrivono sul proprio
giornale la parola indipendente (anche se indipendenti non lo sono
affatto essendo controllate da un potentato economico) proprio per rastrellare
lettori che altrimenti non avrebbero.
Nonostante tutto questo, da un po’ di tempo e dopo decenni
di quiete e convivenza pacifica tra “liberi” e “stipendiati”, questi
ultimi cercano di distinguere tra le due categorie a danno dei primi cercando
di statuire la estromissione dei “liberi” dall’Ordine. La stessa
ammissione all’Ordine è possibile solo se sei pagato da qualcuno, impedendo
così la stessa esistenza di media certamente liberi. In sostanza -per costoro-
se non sei al soldo di qualcuno non puoi fare informazione se non con i mezzi
“fai da te” offerti miracolosamente dalla tecnologia moderna.
Inoltre la filosofia ed impostazione liberale data dai
Trattati alla stessa Unione Europea, ha portato a cercare la sempre
maggiore e perfetta concorrenza tra attori della nostra economia. L’idea
di consentire a qualcuno di lavorare ed escludere altri è stata messa
definitivamente fuori legge dalla Comunità proprio per favorire la
massimizzazione della efficienza dell’intero sistema economico. Così camionisti
bulgari o lituani fanno concorrenza ai loro colleghi francesi mentre dentisti
cechi o polacchi cercano nuovi clienti con tariffe low cost in ogni parte
d’Europa. Anche i farmacisti si sono dovuti arrendere alla nascita di
parafarmacie inventate proprio per cercare di ridurre i prezzi di almeno
qualche medicina. I giornalisti stipendiati invece no; rimangono avvinghiati al
passato per difendere i loro compensi con i quali i nostri media si
assicurano la loro opera.
Da questa distinzione tra “liberi” e stipendiati
ne escono falsate la concorrenza sul piano economico, la libera informazione
su quello culturale, il rispetto degli ideali e della politica comunitari e lo
stesso funzionamento del sistema democratico già fortemente danneggiato da
centomila altre emergenze.
Infine se qualche giornalista o pubblicista perde il
posto per gli effetti della crisi che stiamo vivendo (e ce ne sono tanti) e non
lo ritrova subito, perde anche per il futuro la possibilità di lavorare perché
appunto radiato dall’Ordine.
In periodi di assurdità di ogni tipo questo paradosso passa
quasi inosservato; ma è di fondamentale importanza: dopo che la rappresentanza
politica è stata azzoppata dalla mancanza di preferenze, che la prepotenza
della grande impresa e delle lobby in genere ha occupato ogni spazio, che la
dittatura della Pubblica Amministrazione si è fatta palese e perfetta,… se
anche l’informazione libera cade nelle mani dei Poteri Forti lo scenario sarà
completato.
Serve fermare questo progetto nell’interesse di tutti.
Senza questo minimo segnale i tempi già bui che viviamo saranno ancora
peggiori; e ancora peggiori delle dittature demenziali che ci hanno governato
nel secolo appena concluso.
Per questi motivi è nata in Italia l’Associazione Nazionale
di Giornalisti e Pubblicisti Liberi”
La mission dell’“Associazione Nazionale dei
Giornalisti e Pubblicisti Liberi” è quella di tutelare e valorizzare la
pluralità culturale del mondo giornalistico con particolare riguardo a quelle
scuole di pensiero che non sono state asservite agli interessi economici e di
riunire tutti coloro che esercitano a titolo esclusivo o prevalente la libera
professione nell'ambito del giornalismo scritto, on line, grafico, fotografico
e radio-televisivo, al fine di codificare e garantire i loro interessi e far
rispettare una corretta deontologia professionale.
Fanno parte del Direttivo dell’Associazione ANGPL, tra
gli altri, Antonio Peragine, direttore del Corriere di Puglia e Lucania.it,
Presidente, l’Economista pubblicista Canio Trione, Vice Presidente, Lorenzo
Lorusso, pubblicista di Trieste, Paolo Rausa, pubblicista di Milano, Ilaria
Guindatoni, Scrittrice e giornalista di Roma, Antonio Nuzzo, pubblicista
Molise, Vincenzo Biancolillo, pubblicista Corato, Giacomo Marcario, Natascha
Shehu.
Possono
essere ammessi a far parte dell'Associazione:
·
Tutti coloro,
italiani e stranieri, che svolgono la professione in maniera autonoma o
dipendente nel settore della Comunicazione (radiotelevisiva e carta stampata e
on line), anche se non in possesso di tesserino rilasciato dall’Ordine dei
Giornalisti, purché siano in grado di dimostrare il loro impegno continuativo
in quest’ambito attraverso la presentazione di un dettagliato e verificabile
curriculum professionale con allegate indicazioni di referenza.
·
i giornalisti
professionisti vincolati e non da Contratto Nazionale di lavoro giornalistico
da parte di editori;
·
i giornalisti
pubblicisti che esercitino in maniera esclusiva o prevalente la libera
professione giornalistica;
·
i giornalisti
professionisti e pubblicisti collaboratori fissi di testate giornalistiche
(articolo 2 del contratto nazionale di lavoro giornalistico);
·
i grafici, i
fotografi, tele cineoperatori e tutti coloro che con idonea
documentazione, dimostrino di esercitare in maniera esclusiva o prevalente la
libera attività giornalistica attraverso lo scritto, l'immagine o la grafica.
·
gli addetti stampa degli Enti locali, degli
uffici stampa pubblici e privati, collaboratori e redattori presso testate
giornalistiche italiane e estere.
·
Per eventuali informazioni www.angpl.it - info@angpl.it
Il
Presidente
Dr.Antonio
Peragine