San Pietro Infine, Caffè Letterario Zambardi, una serata
davvero speciale, in un’atmosfera di cordialità: presentazione del nuovo libro
di Carmine Brancaccio, romanzo dal titolo “E
la sera la calma paura dei gatti” (Ed. Eva, Venafro 2014, pp. 128, € 14,00).
Nel hanno parlato gli scrittori Amerigo Iannacone e Aldo Cervo, moderatore Maurizio
Zambardi, ma non sono mancati interventi da parte del pubblico, un pubblico
attento e partecipe.
Carmine Brancaccio, già conosciuto come poeta, con
questo libro fa il suo esordio nella narrativa. Brancaccio è nato a Napoli nel
1979 e risiede a Sant’Elia Fiumerapido. Ha pubblicato in poesia: Immagini di dimensioni (1997), Soli verso le stelle (1999), Fughe, i re sono giullari (2002), Laudano (2006), Le quartine di Pierrot (Premio Minturnae 2006; 2007), Simplegadi o la notte (2010; seconda
edizione bilingue italiano-esperanto, 2011). Amerigo Iannacone ha curato
un’antologia di sue poesie scelte, dal titolo Versi al succo di limone (2014).
È autore di un libro biografico sullo scrittore
Gianluca Morozzi, dal titolo L’era del
Moroz. Tra la vita e la scrittura di Gianluca Morozzi (2008).
«Un romanzo breve, – ha detto tra l’altro – Amerigo
Iannacone – che si svolge intorno al Bar Centrale, in una città mai nominata ma
che può ben indovinare chi conosce l’autore.
Il racconto, scritto in forma diaristica, è palesemente
e talvolta anche ostentatamente, autobiografico e se ne ricava un ritratto
forse veritiero forse un po’ sopra le righe dell’autore, il quale non esita a
riportare episodi a volte anche troppo intimi e intervallando con lettere e
commenti di scrittori e poeti relativi al suo precedente libro. Troviamo un
protagonista che per la sua età è anche troppo disincantato e, riprendendo una
sua parola, addirittura “nichilista” o che finisce per comportarsi da nichilista
in una comunità di giovani con cui ogni giorno convive e si confronta e che
trova molto distante dal suo modo di essere.
Ma dal romanzo si ricava un ritratto dei giovani
d’oggi in generale, uno spaccato della loro vita, coi loro problemi
contingenti, coi loro vezzi, col loro disincanto. Ora agnostici, ora
trasgressivi, ora edonisti, ora indifferenti alle regole sociali, ma anche,
talvolta, impegnati e caratterizzati da una sensibilità che da loro non ci si
aspetterebbe.
Un romanzo per conoscere il mondo sconosciuto dei
giovani.»