Recensione su ESPERIENZE LETTERARIE del libro CONOSCETE QUEST'UOMO
(di Alberto Alberti collaborato da Armando Lostaglio e Renzo Pepi)
Torino. Nel piovoso giugno del 2011 si era tenuto a Bra, nella “Provincia Granda”, il terzo convegno sulla figura di poeta, romanziere, saggista di un uomo: Velso Mucci.
Torino. Nel piovoso giugno del 2011 si era tenuto a Bra, nella “Provincia Granda”, il terzo convegno sulla figura di poeta, romanziere, saggista di un uomo: Velso Mucci.
Ho avuto la fortuna di
partecipare alla presentazione del libro sugli atti di quel convegno
internazionale dal titolo “Conoscete quest’uomo” che si è tenuta a Torino
martedì 27 marzo, nel prestigioso palazzo del Circolo dei Lettori.
Non ci sono parole adatte
per esprimere tutto il mio stupore che ho percepito nel condividere questo
evento che era anche un po’ misterioso per me, visto che non avevo mai sentito
parlare prima d’ora di questo scrittore che ha di certo contribuito con
generosità e passione ad arricchire la vita culturale della mia città, con
incursioni nel panorama europeo, specie a Parigi. E, come sempre, sono toccata
quando mi trovo davanti a questi eventi che riescono a riunire persone diverse,
che non si conoscevano prima eppure legate da un comune spirito di ricerca.
Basta leggere alcuni nomi
dei relatori che sono venuti da tutta Italia con entusiasmo superiore ad ogni
aspettativa per partecipare a questo convegno dopo anni di immeritato silenzio.
Alberto Alberti, medico
primario della città di Bra, ha curato l’organizzazione e il coordinamento
scientifico dell’evento. Vero motore dell’operazione culturale che ha messo a
disposizione, oltre al resto, i ricordi degli incontri di questi personaggi
straordinari nella sua casa di famiglia. Renzo Pepi, studioso di Velso Mucci da
sempre fin dai tempi della sua tesi di laurea; Chiara Lostaglio, giornalista e
critica (BasilicataCinema) che ha illustrato il rapporto di Mucci con il poeta
ed amico Leonardo Sinisgalli, di origini lucane. Livio Berardo ha trattato in
breve il profilo del Mucci politico, nella crisi industriale e in quella
politica del PCI 1953-58. Armando Lostaglio, critico cinematografico che ha
coordinato l’incontro, ha contribuito all’organizzazione del convegno con la passione travolgente che lo contraddistingue.
L’editore Scalpendi di Milano che si è lasciato contaminare dall’entusiasmo dei
partecipanti e ha pubblicato oltre agli atti del convegno (con interventi
inediti di Pasolini, di Camilleri e di Mughini), anche una riedizione del
romanzo capolavoro di Velso Mucci “L’uomo di Torino”, tradotto qualche anno fa
anche in Germania a cura di Christine Wolter.
Dunque ho immagino
quest’uomo che negli anni Cinquanta, pur essendo un personaggio di cultura
affermato e riconosciuto, trascorre lunghi periodi nell’ombra. Sono gli anni in
cui i militanti comunisti subivano pesanti condizionamenti al limite
dell’isolamento sociale. Come dice Alberto Alberti: “Accanto ai lunghi silenzi
editoriali occorre mettere in luce quegli intellettuali del calibro di Pier Paolo
Pasolini, Umberto Eco, Andrea Camilleri ed altri che hanno invece continuato a
citarlo nei loro scritti”.
Cosa dire di questa
esperienza? Che si torna più arricchiti non solo perché ho assistito a una
lezione che sui banchi di scuola non avevo mai sentito, ma anche perché c’era
il calore dell’agorà ,delle piazze della Magna Grecia dove la gente si ritrova
per scambiarsi non solo la merce del mercato ma la cultura e i valori umani.
Questa volta la piazza era
molto lussuosa perché il Circolo dei Lettori del capoluogo piemontese, oltre ad
ospitare scrittori come Saramago, Sepulveda, Jodorowsky, Baricco e molti ancora, è arredato da opere d’arte
antiche e moderne; e se ti viene sete e fame non solo di cultura, puoi gustare
l’aperitivo letterario dove si materializzano ottimi cibi e vini, accompagnati
da tovaglioli con la scritta: “Io leggo perché ho preso il vizio. Io leggo
perché non ho altro da fare. Io leggo perché siamo in pochi. Io leggo perché ho
tempo”.
Enrica Crosetto
(Cinecircolo Locanda Almeida
- Torino)