Elezioni europee, cosa è cambiato dal 2009 a oggi
Per
orientarsi meglio sull'esito di questa tornata elettorale, effetto
amministrative a parte, è interessante operare un confronto tra i
valori assoluti delle europee del 2014 e
quelle del 2009. Perché c'ha ragione Silvio, ogni elezione è una storia a
sé e Sicilia, Calabria, Sardegna, con astensionismo oltre il 50% ci
dicono pur qualcosa. Alcuni dati in breve per riflettere.
Innanzitutto il corpo dei votanti si è ridotto di 3 milioni e 750 mila unità. Chi sono?
Si azzarda
un'ipotesi: sono per lo più ex elettori del polo moderato.
Le forze
riconducibili al Popolo delle Libertà hanno perso in 4 anni poco meno di
4 milioni di voti, che divengono 6 se si sommano quelli
dell'ex UDC.
Ora, è plausibile
che buona parte dell'elettorato centrista sia confluito negli oltre 3
milioni di elettori in più che hanno scelto il PD di Renzi.
E
i quasi di 6 di Grillo creati dal nulla? Ci metterei buona parte dei 2 milioni e 300
mila persi da IDV, ma anche i quasi 1 milione e mezzo lasciati per
strada dai leghisti - qualcuno faccia notare al festoso Salvini che ha
migliorato il deludente risultato delle ultime politiche di appena 300
mila unità - nonché gli 800 mila esuli della sinistra non ricondotti a
Tsipras.
Forse però Grillo e
Renzi sono accomunati da un fattore comune: l'essere riusciti ad
attrarre nuove fette di elettorato, soprattutto tra chi nel 2009 non
aveva ancora diritto di voto. Una iniezione che non avrebbe
arginato il fronte del non voto, anche per anche le 600 mila schede bianche e
nulle in meno, gli 800 radicali lasciati a casa da Pannella, il mezzo
milione dell'estrema destra non accasato.
Se
dunque il PD decolla, forse non così spostato a destra come si potrebbe
credere e il M5S si normalizza, con un forse casuale sdoganamento
televisivo da parte del suo leader, la notizia, risaputa, è che l'Italia
è sempre un più incapace di partorire un polo liberal conservatore
degno di tale nome. Magari anche per la difficoltà di capire quali siano
le sincere istanze del suo popolo di riferimento.