Gli aderenti di Reggio Emilia di Laboratorio
Democratico, nei giorni scorsi, hanno prodotto alcune idee programmatiche che sono state messe a disposizione dei
quattro candidati alle primarie del 2 marzo al fine di stimolare tra loro un
dibattito. Cinque le aree di intervento.
Sotto vi riportiamo un sintesi delle proposte, mentre troverete nell'allegato l'intera proposta.
Donato Vena (Cordinatore LabDem - RE)Sotto vi riportiamo un sintesi delle proposte, mentre troverete nell'allegato l'intera proposta.
1. Per una REGGIO Europea
1. Reggio Emilia è tra le 12 città candidate al premio "Capitale verde europea 2016" anche grazie alla nostra proposta
di aderire al progetto rivolta nell’agosto del 2013 all’amministrazione
comunale. Indipendentemente dalla vittoria del concorso, i 12 parametri europei devono essere in sintesi gli standard a cui i
nuovi amministratori dovranno puntare e considerare come meta d’arrivo in ogni
atto amministrativo.
2. Il nuovo quadro
finanziario UE, per il periodo 2014-2020, prevede stanziamenti fino a 960 miliardi di euro. Chiediamo la creazione di una struttura di alta
specializzazione che utilizzando anche sinergie private e
dell’associazionismo, produca collaborazione tra i soggetti, idee e progetti da
candidare per sfruttare al massimo i fondi europei, con evidente
ricaduta positiva sull’occupazione e l’economia locale.
3. Occorra lavorare da subito per candidare la città di Reggio Emilia ad ospitare uno dei vari vertici
del Consiglio europeo che si terranno nel semestre italiano.
2. Per una REGGIO E’vasta
1.
Pensare e agire in una logica di Area
vasta: per allineare i servizi, metterli in rete, ridurre i costi, rendere più
forte il territorio reggiano nei rapporti con la Regione, lo Stato e l’Europa.
A nostro avviso va
avviata una seria e approfondita discussione nel quinquennio 2014 -2019 con tutti
i comuni limitrofi alla Città (14 per la
precisione) per valutate insieme un’eventuale
fusione tra comuni e dare realmente peso e sinergia alla nuova Reggio del 2020.
Un progetto difficile che
può e deve maturare, anche parzialmente. Un progetto di largo respiro entusiasmante
che porterebbe la popolazione della nuova Reggio 2020 a circa 350.000
abitanti; decima città italiana per popolazione.
2. Lanciamo l’idea di progettare a Reggio Emilia un
“Museo delle imprese centenarie italiane” da
realizzare nel prossimo quinquennio (magari
in una parte dell’area delle ex Reggiane da riqualificare). Un luogo dove storie inedite che si raccontano attraverso
gli oggetti e i documenti custoditi ci creano un ponte sospeso tra passato e
futuro, che parla di persone, lavoro, cultura e innovazione di tutte quelle
imprese italiane che hanno raggiunto i 100 anni di attività.
3. Promuovere il territorio reggiano con un progetto parallelo all'EXPO di Milano,
chiamato REXPO
2015 che, valorizzando la rete di conoscenze internazionali istituite negli
anni dalla città, coinvolga alcune delle 139 nazioni che hanno aderito ad EXPO
2015 per avere una loro postazione (seppur
ridotta e per un breve periodo) a Reggio Emilia.
3. Per una REGGIO E’turistica con gli eventi
1. Reggio Emilia
non è una città turistica ma potrebbe diventarlo nel fine settimana o
collegando la venuta dei turisti a specifici eventi mirati. Occorre puntare al
turismo come motore di crescita
occupazionale ed economica della città, ponendosi l’obiettivo di triplicare la
presenza turistica entro fine mandato (i dati 2012 registrano una presenza di 160.353 pernottamenti e 297.306
arrivi).
La stazione Medio Padana ben collegata con le
principali città italiane (Torino,
Milano, Firenze, Bologna, Roma e Napoli – in tutto circa 6.500.000 potenziali
turisti) deve fungere da stimolo per la prossima amministrazione affinché stipuli apposite
convenzioni con tour operator e con le amministrazioni delle città collegate
con l’alta velocità, per incrementare una reciproca crescita dei flussi
turistici.
2. Rilanciare il logo
“Primo Tricolore” (ed il suo
museo) facendolo diventare punto di sintesi di rappresentanza del
territorio in ambito nazionale ed internazionale. Va inoltre valorizzata e fatta
conoscere la grande ricchezza rappresentata dai Musei Civici della
città tra i più ricchi nel panorama italiano, se non europeo. Nell’ottica del
turismo di breve durata, si possono progettare pacchetti turistici mirati di
uno/due giorni per valorizzare tali ricchezze.
4. Per una REGGIO Equa
1. Introdurre un nuovo sistema
per rimettere in circolazione gli immobili sfitti, garantendo
l’accesso alla casa a costi contenuti alle famiglie in difficoltà, dando ai
proprietari delle case garanzie su come viene tenuta e restituita la
casa.
2. La maggiorazione
sulla Tasi che dovrebbe essere approvata a breve consentirà di portare la tassa
servizi fino al 3,3 per mille sulla prima casa e all’11,4 per mille sulle
seconde case. Questa opportunità dovrà essere utilizzata per garantire maggiore copertura per
le detrazioni in vigore sull’ex Imu prima casa. L’impegno deve
essere quello di ampliare la casistica delle detrazioni agevolando le
situazioni più disagiate (numero dei figli, redditi bassi, muti sugli immobili,
invalidità…).
3. Deve continuare
la lotta all’evasione fiscale ampliando il nucleo preposto (l’Ufficio Tributi e
la Polizia Municipale)
alle segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di
Finanza che permette di recuperare il 100% dell’evaso. Gli ottimi risultati
ottenuti nel 2012 (Reggio Emilia prima
nel panorama regionale con un’evasione denunciata di oltre i 5 milioni di euro)
devono essere accompagnati nei prossimi anni da un patto tra amministrazione e cittadini in
modo da dirottare buona parte dei futuri introiti da evasione fiscale alla
riduzione delle tasse locali.
4. Il principio
della progressività dell’imposta
deve essere alla base di ogni rimodulazione di tasse e tributi locali. I
servizi devono prevedere
sempre una fascia di esenzione e scaglioni differenziati in base al
redito.
5. Il passo carraio
è un canone dovuto ma va ristabilito un principio di giustizia: chi utilizza un
passo carraio con l’applicazione del cartello dovrà continuare a pagare il
dovuto; chi non lo utilizza non dovrà più pagare per il solo fatto di avere uno
sbocco su pubblica via.
5. Per una REGGIO E’sociale
1. Va istituito l’albo comunale
dell’associazionismo in modo da monitorare tutte le realtà
organizzate nel territorio avviando con loro un dialogo di consultazione nelle
decisioni amministrative. Chi si occupa di cultura, sport, sociale, comitati e
organizzazioni varie deve essere considerato una risorsa per la Reggio del futuro.
Un dialogo costante ed uno stimolo a collaborare tra loro deve essere il ruolo
di un comune lungimirante. La prossima amministrazione si deve impegnare ad organizzare almeno una volta
all’anno un seminario tra tutte organizzazioni del territorio in
modo da prendere in carico le varie esigenze che vengono dalla società.
2. Il diritto al web dovrà essere inserito nello
Statuto comunale e l’obiettivo finale dovrà essere un Wi fi aperto gratuitamente all’accesso
ai privati e alle imprese della rete di banda larga pubblica regionale.
3. I luoghi di
dibattito e produzione di idee, per un numero consistente di persone, può anche
essere il social network, regolamentato e gestito con intelligenza. Perché non prevedere delle Circoscrizioni
virtuali dove i cittadini residenti di un determinato quartiere, iscrivendosi, partecipano
alla vita amministrativa di quella zona?
Riteniamo che la prossima amministrazione debba creare una piattaforma
virtuale, divisa per quartieri ed aree omogenee, dove i cittadini
dell’area interessata, possano dialogare con altri cittadini della stessa zona suggerendo idee e segnalando
bisogni per la città. La stessa piattaforma può essere anche utilizzata
dalla struttura comunale per informare, porre quesiti, far partecipare, indire
referendum e consultazione online facendo diventare la piattaforma un moderno
ed economico mezzo di partecipazione.
4. La prossima
amministrazione deve porsi come obiettivo 100 tirocini mirati all’anno, per l’inserimento
lavorativo guidato di giovani disoccupati.
5. Una città ricca
di postazioni per ricaricare i veicoli elettrici, sicura con sempre maggiore
videosorveglianza, display informativi delle attività sociali e culturali della
città, controllo e divulgazione costante dei livelli di inquinamento.
6. Politiche contro
le infiltrazioni criminali, potenziando l’osservatorio sugli appalti, il
controllo sui cantieri, il lavoro nero e sul gioco d’azzardo.
7. Accordo strategico tra comuni,
università e imprese per potenziare ricerca, spin-off, trasferimento
tecnologico e migliorare l’integrazione università-città.
Donato Vena (Coordinatore di LabDem - RE)