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Segnalazione in Primo Piano: REGGIO EMILIA 2019: idee per un programma


REGGIO EMILIA 2019: idee per un programma
Gli aderenti di Reggio Emilia di Laboratorio Democratico, nei giorni scorsi, hanno prodotto alcune idee programmatiche che sono state messe a disposizione dei quattro candidati alle primarie del 2 marzo al fine di stimolare tra loro un dibattito. Cinque le aree di intervento.
Sotto vi riportiamo un sintesi delle proposte, mentre troverete nell'allegato l'intera proposta.
Donato Vena (Cordinatore LabDem - RE)

1. Per una REGGIO Europea
1. Reggio Emilia è tra le 12 città candidate al premio "Capitale verde europea 2016" anche grazie alla nostra proposta di aderire al progetto rivolta nell’agosto del 2013 all’amministrazione comunale. Indipendentemente dalla vittoria del concorso, i 12 parametri europei devono essere in sintesi gli standard a cui i nuovi amministratori dovranno puntare e considerare come meta d’arrivo in ogni atto amministrativo.
2. Il nuovo quadro finanziario UE, per il periodo 2014-2020, prevede stanziamenti fino a 960 miliardi di euro. Chiediamo la creazione di una struttura di alta specializzazione che utilizzando anche sinergie private e dell’associazionismo, produca collaborazione tra i soggetti, idee e progetti da candidare per sfruttare al massimo i fondi europei, con evidente ricaduta positiva sull’occupazione e l’economia locale.
3. Occorra lavorare da subito per candidare la città di Reggio Emilia ad ospitare uno dei vari vertici del Consiglio europeo che si terranno nel semestre italiano.
2. Per una REGGIO E’vasta
1. Pensare e agire in una logica di Area vasta: per allineare i servizi, metterli in rete, ridurre i costi, rendere più forte il territorio reggiano nei rapporti con la Regione, lo Stato e l’Europa.
A nostro avviso va avviata una seria e approfondita discussione nel quinquennio 2014 -2019 con tutti i comuni limitrofi alla Città (14 per la precisione) per valutate insieme un’eventuale fusione tra comuni e dare realmente peso e sinergia alla nuova Reggio del 2020.
Un progetto difficile che può e deve maturare, anche parzialmente. Un progetto di largo respiro entusiasmante che porterebbe la popolazione della nuova Reggio 2020 a circa 350.000 abitanti; decima città italiana per popolazione.
2. Lanciamo l’idea di progettare a Reggio Emilia un “Museo delle imprese centenarie italiane” da realizzare nel prossimo quinquennio (magari in una parte dell’area delle ex Reggiane da riqualificare). Un luogo dove storie inedite che si raccontano attraverso gli oggetti e i documenti custoditi ci creano un ponte sospeso tra passato e futuro, che parla di persone, lavoro, cultura e innovazione di tutte quelle imprese italiane che hanno raggiunto i 100 anni di attività.
3. Promuovere il territorio reggiano con un progetto parallelo all'EXPO di Milano, chiamato REXPO 2015 che, valorizzando la rete di conoscenze internazionali istituite negli anni dalla città, coinvolga alcune delle 139 nazioni che hanno aderito ad EXPO 2015 per avere una loro postazione (seppur ridotta e per un breve periodo) a Reggio Emilia.
3. Per una REGGIO E’turistica con gli eventi
1. Reggio Emilia non è una città turistica ma potrebbe diventarlo nel fine settimana o collegando la venuta dei turisti a specifici eventi mirati. Occorre puntare al turismo come motore di crescita occupazionale ed economica della città, ponendosi l’obiettivo di triplicare la presenza turistica entro fine mandato (i dati 2012 registrano una presenza di 160.353 pernottamenti e 297.306 arrivi).
La stazione Medio Padana ben collegata con le principali città italiane (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma e Napoli – in tutto circa 6.500.000 potenziali turisti) deve fungere da stimolo per la prossima amministrazione affinché stipuli apposite convenzioni con tour operator e con le amministrazioni delle città collegate con l’alta velocità, per incrementare una reciproca crescita dei flussi turistici.
2. Rilanciare il logo “Primo Tricolore” (ed il suo museo) facendolo diventare punto di sintesi di rappresentanza del territorio in ambito nazionale ed internazionale. Va inoltre valorizzata e fatta conoscere la grande ricchezza rappresentata dai Musei Civici della città tra i più ricchi nel panorama italiano, se non europeo. Nell’ottica del turismo di breve durata, si possono progettare pacchetti turistici mirati di uno/due giorni per valorizzare tali ricchezze.
4. Per una REGGIO Equa
1. Introdurre un nuovo sistema per rimettere in circolazione gli immobili sfitti, garantendo l’accesso alla casa a costi contenuti alle famiglie in difficoltà, dando ai proprietari delle case garanzie su come viene tenuta e restituita la casa.  
2. La maggiorazione sulla Tasi che dovrebbe essere approvata a breve consentirà di portare la tassa servizi fino al 3,3 per mille sulla prima casa e all’11,4 per mille sulle seconde case. Questa opportunità dovrà essere utilizzata per garantire maggiore copertura per le detrazioni in vigore sull’ex Imu prima casa. L’impegno deve essere quello di ampliare la casistica delle detrazioni agevolando le situazioni più disagiate (numero dei figli, redditi bassi, muti sugli immobili, invalidità…).
3. Deve continuare la lotta all’evasione fiscale ampliando il nucleo preposto (l’Ufficio Tributi e la Polizia Municipale) alle segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza che permette di recuperare il 100% dell’evaso. Gli ottimi risultati ottenuti nel 2012 (Reggio Emilia prima nel panorama regionale con un’evasione denunciata di oltre i 5 milioni di euro) devono essere accompagnati nei prossimi anni da un patto tra amministrazione e cittadini in modo da dirottare buona parte dei futuri introiti da evasione fiscale alla riduzione delle tasse locali.
4. Il principio della progressività dell’imposta deve essere alla base di ogni rimodulazione di tasse e tributi locali. I servizi devono prevedere sempre una fascia di esenzione e scaglioni differenziati in base al redito.
5. Il passo carraio è un canone dovuto ma va ristabilito un principio di giustizia: chi utilizza un passo carraio con l’applicazione del cartello dovrà continuare a pagare il dovuto; chi non lo utilizza non dovrà più pagare per il solo fatto di avere uno sbocco su pubblica via.
5. Per una REGGIO E’sociale
1. Va istituito l’albo comunale dell’associazionismo in modo da monitorare tutte le realtà organizzate nel territorio avviando con loro un dialogo di consultazione nelle decisioni amministrative. Chi si occupa di cultura, sport, sociale, comitati e organizzazioni varie deve essere considerato una risorsa per la Reggio del futuro. Un dialogo costante ed uno stimolo a collaborare tra loro deve essere il ruolo di un comune lungimirante. La prossima amministrazione si deve impegnare ad organizzare almeno una volta all’anno un seminario tra tutte organizzazioni del territorio in modo da prendere in carico le varie esigenze che vengono dalla società.
2. Il diritto al web dovrà essere inserito nello Statuto comunale e l’obiettivo finale dovrà essere un Wi fi aperto gratuitamente all’accesso ai privati e alle imprese della rete di banda larga pubblica regionale.
3. I luoghi di dibattito e produzione di idee, per un numero consistente di persone, può anche essere il social network, regolamentato e gestito con intelligenza. Perché non prevedere delle Circoscrizioni virtuali dove i cittadini residenti di un determinato quartiere, iscrivendosi, partecipano alla vita amministrativa di quella zona?
Riteniamo che la prossima amministrazione debba creare una piattaforma virtuale, divisa per quartieri ed aree omogenee, dove i cittadini dell’area interessata, possano dialogare con altri cittadini della stessa zona suggerendo idee e segnalando bisogni per la città. La stessa piattaforma può essere anche utilizzata dalla struttura comunale per informare, porre quesiti, far partecipare, indire referendum e consultazione online facendo diventare la piattaforma un moderno ed economico mezzo di partecipazione.
4. La prossima amministrazione deve porsi come obiettivo 100 tirocini mirati all’anno, per l’inserimento lavorativo guidato di giovani disoccupati.
5. Una città ricca di postazioni per ricaricare i veicoli elettrici, sicura con sempre maggiore videosorveglianza, display informativi delle attività sociali e culturali della città, controllo e divulgazione costante dei livelli di inquinamento.
6. Politiche contro le infiltrazioni criminali, potenziando l’osservatorio sugli appalti, il controllo sui cantieri, il lavoro nero e sul gioco d’azzardo.
7. Accordo strategico tra comuni, università e imprese per potenziare ricerca, spin-off, trasferimento tecnologico e migliorare l’integrazione università-città.
Donato Vena (Coordinatore di LabDem - RE)

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