Vignetta del Giorno
Le ginocchia meteorologiche
Le ginocchia meteorologiche
Il Wall Street Journal raccoglie tre studi scientifici che dimostrerebbero un nesso tra i dolori articolari e i cambiamenti di clima. Il primo è uno studio firmato da Amos Tversky, dell'Università di Stanford, il secondo di Robert Jamison, professore alla Harvard Medical School, e il terzo del Centro reumatologia di Cordoba, in Argentina.
Tutte le ricerche mettono in evidenza come i cambiamenti climatici, sbalzi di temperature, piogge o bufere di neve, comportino un aumento del dolore dovuto a reumatismi e artriti varie. Ma ci sono anche altre patologie, dal mal di denti al mal di testa o di schiena, fino a vecchie cicatrici o fratture mai del tutto guarite.
Il meccanismo preciso alla base di tutto ciò è ancora sconosciuto.
Il Fitness rinnovabile
Alla Cadbury House, una palestra di Congresbury, vicino a Bristol, Gran Bretagna, i 42 attrezzi ginnici sono collegati alla rete elettrica e usandoli si produce l'energia elettrica di cui necessita la palestra stessa. Ogni macchinario è in grado di alimentare una lampada da 100 W, bruciando calorie!
(Fonte: Rinnovabili.it)
Qvinnovindar, le donne del vento
La cooperativa come modello di successo trasparente e equo, in alternativa a tutte le forme societarie imprenditoriali, ha portato un gruppo di 10 donne svedesi a unire le forze per investire in un parco eolico.
L'idea è di Wanja Wallemyr, la cooperativa si chiama Qvinnovindar, dall'unione delle parole svedesi donna e vento, e nasce per supportare le energie rinnovabili, le donne e le persone delle aree rurali. Nel 2007 il gruppo iniziò acquistando una quota di un progetto da tre turbine, poi si aggiunsero nuovi membri e nuovi investimenti per 1,5 milioni di dollari.
Ogni socia investe per un valore variabile tra i 77 e i 46.000 dollari e tutte hanno pari diritto di voto sulla gestione, indipendentemente dal denaro versato.
(Fonte: Cleantechnica.com)
Bus a energia solare in Costa D'Avorio
Ad Abidjan, Costa D'Avorio, sono entrati in servizio i “Bluebus”, i primi autobus elettrici alimentati con l'energia prodotta da pannelli solari fotovoltaici posti su un'apposita pensilina. I pannelli caricano le batterie al litio dei bus. I primi 2 mezzi, 22 posti ciascuno, sono in funzione all'interno del campus universitario di Cocody. Il progetto è del gruppo francese Bolloré. Oltre a essere elettrici i BlueBus hanno anche un'altra caratteristica ecologica: sono riciclabili al 98%.
“E’ una grande prova di fiducia questo dono fatto da Bolloré. Mi rallegro per questa innovazione che è fonte di progresso” ha dichiarato il presidente Alassane Dramane Ouattara. “Si tratta del nostro investimento più importante in termini di potenzialità nonché di un salto tecnologico enorme.”
(Fonte: Misna e France-mobilite-electrique.org)