Un presidente con la "p" minuscola
Non
è da escludere che i parlamentari abbiano capito pienamente il
senso, niente affatto velato, delle dure parole proferite loro dal
rieletto Capo dello
Stato, ma che se ne siano semplicemente fregati. D'altronde non ha certo
egli concluso il suo mandato al suono di roboanti picconate. La grazia a
Sallusti e quella al colonnello americano condannato per il caso Abu
Omar.
Il suo comunicato in relazione all'occupazione del Tribunale di Milano
da
parte degli eletti nel PdL, con la tirata d'orecchie alla procura.
Il
seguente articolo piccato alla redazione di Repubblica, che lo aveva accusato per i contenuti del comunicato medesimo. Infine, la trovata
dei dieci saggi, sbeffeggiata da tutto l'arco parlamentare. Nota non a margine, lo scontro con i magistrati di Palermo sulla
vicenda delle intercettazioni nell'inchiesta sul presunto patto Stato-mafia, il
conseguente ricorso alla Consulta, una sentenza che definire creativa è
poco e la distruzione delle stesse giusto l'altro ieri. Quel Napolitano,
le sue invettive, per questi politici quale peso potrà mai avere?