La maggior parte
dei somali vivono nomadi, in sconfinate e torride distese
semitedesertiche,
al seguito di capre e camelli, in cerca di poveri
pascoli e acqua.Le donne condividono questa vita estrema, ma la cultura
islamica e le credenze tradizionali hanno costruito forti differenze tra
la loro condizione e quella maschile, con gravi conseguenze sul loro
corpo, già nascosto dall'abito tradizionale.All'età di otto/nove anni le
bambine subiscono l'escissione, una mutilazione genitale che elimina le
parti del corpo a cui è legata la sessualità . La vagina viene inoltre
"cucita" (infibulazione), per preservarne la verginità fino al
matrimonio, che malgrado tutto rappresenta la loro massima aspirazione,
il pieno inserimento in una società , che peraltro prevede la poligamia e
il repudio della moglie. E' nella maternità , quindi, che la donna
somala trova il maggiore appagamento dell'esistenza; anche se i numerosi
figli ne aumentano i già drammatici problemi.
Il documentario fa
parte di un lavoro di indagine sulla condizione femminile nel mondo che
ha prodotto finora la serie di documentari.