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Segue articolo: "Il pozzo ENI Alli 2 Or di Villa d’Agri, ovvero la Nigeria petrolifera d’Italia"

Segue articolo: "Il pozzo ENI Alli 2 Or di Villa d’Agri, ovvero la Nigeria petrolifera d’Italia"
Il pozzo ENI Alli 2 Or di Villa d’Agri, ovvero la Nigeria petrolifera d’Italia
Il pozzo petrolifero Alli 2 Or di Villa d’Agri, per la Ola,
Organizzazione lucana ambientalista, sarà il pozzo simbolo della
contestazione al saccheggio del sottosuolo e all’inquinamento
dell?ambiente lucano e della salute umana. Il pozzo Alli 2 Or è voluto
dall’Eni, molto probabilmente perché si trova vicino all’oleodotto, così
risparmierà in espropri, scavi e condotte aggiuntive, non è avversato
dalla regione Basilicata e verrà realizzato e attivato per volontà del
sindaco di Marsicovetere, Claudio Cantiani, abbagliato dalle promesse
occupazionali ed economiche dell’Eni.Il sindaco è stato capace di andare
oltre lo stesso governatore Vito De Filippo, il quale, dopo una serie
di proteste pubbliche, aveva promesso di spostare l’Alli 2 Or dalla sua
infelice posizione a ridosso dell’ospedale di Villa d’Agri. Promessa
fatta premunendosi di far sapere all’Eni che la sua azione era dovuta
solamente a questioni di ordine pubblico e non a dubbi sulla
tranquillità del “pozzo estrattivo urbano”, sperando, forse, in qualche
amministratore che nel frattempo gli levasse la castagna dal fuoco (le
elezioni politiche incombono), compiacendo l’Eni al suo posto.
Il Pozzo Alli 2 Or è un “pozzo urbano” con trivellazione
orizzonatale, situato a circa 800 metri in linea d’aria dall’abitato (le
cui case adesso perderanno valore commerciale), come dimostrano le
foto, e a poco più di 1 km., sempre in linea d’aria dall’ospedale di
Villa d’Agri, nel territorio di Marsicovetere, in provincia di Potenza,
in barba ad ogni buona regola di rispetto e di buon senso delle zone
abitate e dei luoghi di cura e di dolore.
I pozzi estrattivi, come dimostra l’ampia cronaca nazionale e
internazionale, possono esplodere e, se non esplodono, sono comunque
causa di fuoriuscite costanti sia di idrocarburi che di idrogeno
solforato. Nei loro dintorni si incrementano arrossamenti della pelle,
degli occhi e delle vie respiratorie. Secondo la “Relazione sanitaria
2000″, pubblicata dalla stessa Regione Basilicata, già nel 2000, a soli
tre anni dall’apertura del centro oli di Viggiano, l’Istituto Mario
negri Sud constatò un andamento delle patologie cardiorespiratorie
civette in Val d’Agri in percentuali più del doppio rispetto alla media
della Basilicata (46% contro il 19%).
Se il pozzo Alli 2 Or sarà ad esempio come il Gorgoglione 2 della
Concessione Gorgoglione oramai tristemente noto per gli allarmi continui
per la fuoriuscita di h2s e la puzza insopportabile, secondo la Ola,
assisteremo a diverse evacuazioni precauzionali dei malati dall’ospedale
di Villa d’Agri o a ricoveri coatti di operai minerari e cittadini.
Come è capitato a 22 dipendenti dell’Elbe di Viggiano il 5 aprile 2011,
sorpresi da una zaffata di h2s a 300 metri dal centro oli di Viggiano,
oppure come l’incidente accaduto al pozzo Monte Alpi 1 Est nel
territorio di Grumento Nova dove nel 2002 salto la valvola del condotto
del pozzo (blow-out) con nebulazzazione di petrolio greggio nel raggio
di 1 chilometro sui boschi circostanti.
Il sindaco Cantiani, diventato presidente dell’Area Programma subito
dopo aver dato il suo assenso al pozzo Alli 2 Or , il pozzo della
vergogna sociale (non c’è altro modo per classificarlo), per la Ola non
ha avuto rispetto del suo ruolo di primo cittadino e di primo garante
sia di tutti i cittadini e sia della salute pubblica del suo territorio.
Pertanto, invitiamo i cittadini del suo Comune a leggere su internet
sia la “Relazione sanitaria 2000″ che la “Proposition 65″ dello Stato
della California, la quale ultima obbliga tutte le compagnie
petrolifere, ogni tre mesi, a pubblicare su giornali, manifesti e
televisioni, un “warning”, un avviso sulle potenzialità cancerogene,
compresi i singoli pozzi estrattivi, della filiera del petrolio.
Affinché i cittadini chiedano a Cantiani se, secondo egli, l’attività
petrolifera è cancerogena solo per i californiani e non per i cittadini
della Val d’Agri, e per chiedere alla Regione Basilicata (e a Cantiani
stesso) il perché quello studio dell’istituto Mario Negri Sud fu
interrotto nel 2000, 12 anni fa, mentre avrebbe dovuto essere un
campanello di allarme per un monitoraggio costante. (http://www.olambientalista.it)