Passa ai contenuti principali

Borsellino a Urbino attacca Mancino, "lo smemorato"...

Contro-Video 



Segue articolo "Sembra la Caricatuea di Se Stesso"

Una ragazza intercettata: «Pensavo mantenesse un contegno e poi facesse i fatti suoi, e invece no» 

Sarà pure una moralista, magari. Ma il racconto che fa l’amica di Nicole Minetti, M., di quella serata ad Arcore, quel 19 settembre scorso, sembra un frammento della sceneggiatura di un film a luci rosse, solo che non siamo al cinema. «Io ho vissuto la serata come se fossi al “Bagaglino”. Hai presente quella volgarità spiccia che non è neanche tanto costruita o fantasiosa? Io mi sentivo lì dentro. In questa cosa in cui a un certo punto durante la serata con l’Agostino di turno, tipo Maria De Filippi, quello con la pianola che canta, a un certo punto, non si sa bene come o perché, qualcuno ha iniziato a far vedere il c... e da lì la serata è decollata». E’ proprio vero, M. è disgustata e rattristata per le scene decadenti: «Vedi molta solitudine - confida al telefono a una amica, anche lei teste d’accusa nell’inchiesta contro Silvio Berlusconi - e lui sembrava una caricatura di se stesso, una cosa molto brutta e molto triste. Pensavo che lui mantenesse un contegno e poi facesse i fatti suoi e invece no...». 

LE RACCOMANDAZIONI E’ amara M., che si è irritata perché ieri abbiamo scritto il suo nome per esteso. «Lì è talmente tutto eccessivo che vivresti una realtà talmente accelerata che poi alla fine, la borsa in più o la vacanza in più che ti compri, non ti soddisfano più neanche quelle. Io ho capito questo, cioè se io entro in questo vortice, ma al di là del fatto che non ci entrerei mai, poi finisci che vuoi sempre di più e tu vedi queste ragazze che poi ti ripeto, te ne parlerò più dettagliatamente, che hanno già qualcosa che sarebbe assolutamente sufficiente per vivere, ma non va bene». Cosa vogliono le ragazze fameliche? «Vogliono allora il regalino, allora vogliono anche una certa posizione, allora vogliono la spintarella, allora c’hanno la sorella, il fratello e il cognato da sistemare è una cosa scandalosa». Sarà, questa Italia delle raccomandazioni c’è sempre stata. Qui, semmai, sembra di trovarsi in uno spicchio di mare infestato da pescecani che si sbranano per una preda da spolpare, per un posto a tavola, per una serata con il Principe. Per un regalino, un provino, un quartino con l’affitto già pagato. E’ vero le ragazze fanno quasi tenerezza, vittime non c’è che dire, di questo mondo «accelerato», per dirla con M. Ma i vecchi che dovrebbero essere «saggi»? Colpisce che alle seratine organizzate per Silvio Berlusconi da Giampi Tarantini o da Emilio Fede e Lele Mora alcune volte sono presenti sempre gli stessi nomi. Che poi, a un certo punto, salutano e vanno via. Sembrano comparse. Barbara Faggioli, per esempio, parla con Sabrina Amato, alias «Greta»: «Bene! Bene! Aah... c’era anche un produttore importante, il produttore dì “Medusa" Rossella, Carlo Rossella (le voci si sovrappongono)». Sabrina: «Ah!., sì». Barbara: «Era pieno di gente, c’erano venti ragazz.. ma pieno!! Pieno!!». Raffaella: «Fico, cioè pieno veramente di gente...». Barbara: «Noo! Ma l’ha detto a tutti, prima di dirlo a me, poi mi ha chiamato Emilio, m’ha detto ah sai che hai fatto, (prende fiato) colpo su Rossella che dice che hai un volto da cinema pazzesco, mi ha chiamato lui mi ha detto: a ma non te l’ho detto, ma sai che hai fatto colpo sul produttore, dice che sei adattissima al cinema...». 

LA FELICITÀ DI MISS TORINO Roberta Bonasia la fidanzata d’Italia nega tutto. Alla Stampa dice: «Sono sbalordita, è un errore, mi sembra una cosa assurda. Incredibile. Io non ho mai visto Berlusconi in vita mia. Non sono mai stata ospite a casa sua. Non conosco neppure Lele Mora e Emilio Fede. Assolutamente». Sembra sincera. Roba da crederci. Una bella ragazza, Miss Torino 2010, nega addirittura di conoscere Silvio Berlusconi. E invece no, mente spudoratamente. Lo raccontano le carte della inchiesta milanese della Procura di Edmondo Bruti Liberati. I riscontri della polizia giudiziaria sulla sua presenza alle cene di Berlusconi, attraverso i tabulati e i tracciati telefonici. Le testimonianze delle altre, i racconti piccanti delle invidiose e dei rancorosi, Emilio Fede in testa. Sì Fede al telefono con Nicole Minetti parlano di Roberta. Fede è colpito dal fatto che la ragazza davanti a tutti dia del tu al presidente del Consiglio: «Ciao Silvio! Davanti a tutti, sì Silvio!». Nicole Minetti: «Non è vero! Nooo, ma dai, ma qui la gente è pazza!». Emilio Fede: «Lei ha lasciato il telefonino sul letto... in modo che tutte quante hanno letto tutti i messaggi di Lui!». Nicole Minetti: «Nooo!!». Emilio Fede: Ma certo! Ma io lo so benissimo, da una delle quattro che stava lì...». E poi la pistola fumante l’offre proprio lei al telefono con il fratello Stefano: «Amò, ci risolve tanti problemi a tutti. A mamma, a te, a me». 

LE ATTIVITÀ DI RUBY Quelli che Silvio Berlusconi è comunque innocente, sostengono che nelle carte non c’è la pistola fumante che inchioda il premier. Sarà, ma intanto la scatenata Ruby è un ciclone che ha distrutto tutto, facendo guai inenarrabili. Caterina, una sua amica, a verbale dichiara: «Ricordo che diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il quale, a suo dire, è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro». Che Ruby fosse una minorenne, al tempo in cui frequentava Berlusconi non è in discussione. Berlusconi dice di non sapere che fosse una minorenne, ma per la Procura non è così. E soprattutto evidente che fosse una prostituta minorenne. Secondo le stesse intercettazioni telefoniche e le conferme delle «colleghe» della ragazza marocchina. A Maria Diana Osorio gli investigatori contestano una intercettazione telefonica. E’ Ruby che parla: «Sì, oggi è venerdì, sappi che oggi c’è poco, ma domani sera ci deve essere per forza, domani c’avrò come minimo cinque clienti che comunque dobbiamo fare per diversi orari della serata, cioè torniamo a casa almeno con 4 mila euro e perciò domani ci devi essere per forza». Chiedono gli investigatori: «Spieghi il senso di questa telefonata». Risponde la ragazza: «La telefonata è talmente chiara, la ricordo perfettamente perché io le chiesi proprio quanto costava il biglietto del treno per raggiungerla, lei effettivamente mi disse che se io mi fossi recata c'erano già clienti con i quali si potevano avere rapporti sessuali previo pagamento e ricordo proprio che mi disse che si poteva guadagnare molto con una sola serata, lo però ribadisco che a Genova non ci sono andata perché sono partita per la Colombia». Bugiarda? Minorenne e prostituta di sicuro. E poi? Sentite cosa racconta a un suo conoscente occasionale. Floriano: «Scambiando quattro chiacchiere di rito, io le dissi che ero un carabiniere e lei mi rispose che era proprio la sua ambizione poter diventare un giorno carabiniere». Ruby la carabiniera? Di sicuro racconta a Floriano i suoi rapporti con Silvio Berlusconi: «Mi confidò anche del fatto che il presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne». E se fosse vero quello che racconta Ruby intercettata a sua insaputa? E’ quello che non fa dormire sogni tranquilli agli innocentisti. Insomma i tifosi del presidente del Consiglio. Ecco uno spezzone di intercettazione tra Ruby e Luca Risso: «Mi sono sentita con lui che m’ha chiamato proprio tre minuti fa». 

LE PAGELLE SULLA BELLEZZA Ecco nelle 389 pagine arrivate a Montecitorio di quella telefonata con il presidente non c’è traccia. Per dire la verità vi sono solo due telefonate di parlamentari (Maria Rosaria Rossi e Lucia Ronzulli). E a Milano quale altra pistola fumante si preparano a sparare dalla Procura? E’ questo che fa impazzire Montecitorio e dintorni. Come se quelle annotazioni dell’amica di Nicole Minetti, M., non rappresentassero di per sé un atto d’accusa fortissimo. «Vorrei sottolineare che il livellodi bellezza, piuttosto che simpatia o intelligenza non era da dieci e lode. Cioè non tutte sono... c’è la disperata venezuelana che non parla una parola e che c’ha vestiti allucinanti... c’erano dei soggetti spaventosi, un livello molto basso...». Trecentottantanove pagine che difficilmente potranno essere cancellate. Dimenticate da chi le ha lette. Particolari indicibili. E soprattutto menzogne e bugie. Ricordate Emilio Fede che dice di ricordarsi di aver visto forse una sola volta ad Arcore Ruby? E’ vero ci saranno tante (o nessuna) pistole fumanti nelle carte. E’ il 3 settembre del 2009, Sant’Alessio Siculo, Messina. Emilio Fede presiede la giuria del premio «Una ragazza per il cinema». Parla Fede: «C’era una ragazza di 13 anni, se non sbaglio, egiziana, mi sono commosso, ho solidarizzato, ma non soltanto a parole perché poi bisogna seguire con i fatti. Sta ragazza non ha più i suoi genitori, tenta una via, che cosa? Non è certamente quella della bellezza. E allora mi sono impegnato per aiutarla...». Chi è questa ragazza? Ruby. Sì, proprio lei, Ruby. Chissà perché Silvio Berlusconi chiamando alla questura di Milano abbia detto che forse era la «nipote di Mubarak...»? Perché Fede nel settembre del 2009 la presentò come una ragazza egiziana? (La Stampa 19 Gennaio 2011)

Post popolari in questo blog

📰 Schermi Riflessi di Armando Lostaglio: NART Arte fra natura e periferie

Roma ha celebrato l’evento NART ossia Natura Arte Roma, ideato e curato dalla storica critica e curatrice d’arte Nicoletta Rossotti. E’ un primo risultato scaturito dall’impegno prodigato con importanti collaboratori, non escluso l’appoggio di cittadini ed istituzioni sensibili a problematiche di integrazione mediante l’arte.

📺 Campomaggiore Eventi 2023: Pro-Loco Campomaggiore, Festival dell'Organetto.

  Campomaggiore, 14 Luglio 2023. Seconda Edizione Festival dell'Organetto.

📺 Rionero Eventi 2024: IRCCS CROB Rionero. Inaugurazione ambulatorio di sessuologia integrata

  Rionero in Vulture, 21 Marzo 2024.  Inaugurato al Crob il nuovo ambulatorio di sessuologia integrata dedicato ai pazienti oncologici. Il nuovo servizio rientra in un progetto finanziato dalla direzione generale per la Salute e le Politiche della Persona della Regione Basilicata al fine di migliorare le condizioni sanitarie nei gruppi vulnerabili.