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Genchi: colpevole per non aver commesso il fatto





Ecco i redditi dei ministri 

La Severino è la più ricca La Guardasigilli dichiara 7 milioni. Passera ha un patrimonio di 8,8 Quasi tutti entrando nel governo hanno ridotto sensibilmente i loro guadagni annuali La più ricca è Paola Severino, con un reddito 2011 di 7 milioni di euro per la sua professione di avvocato e 4 milioni di tasse regolarmente pagate, come ha tenuto a ricordare il ministro della Giustizia: «Si deve dire che chi guadagna e paga le tasse non è un peccatore e va guardato con benevolenza e non con invidia». Incassando un «giusto, ha ragione» da parte di Antonio Di Pietro. Quello con il patrimonio più consistente è Corrado Passera, con un reddito di 3,5 milioni di euro, ma anche 8,8 milioni di depositi derivanti dalla vendita di azioni Intesa San Paolo. Anche Piero Gnudi fino al 2011 poteva segnare 1,7 milioni di euro e come altri colleghi nel 2012 scenderà di livello e si dovrà «accontentare» di uno stipendio di 200 mila euro lordi annui (più 3.365 euro di diaria mensile). Il più «povero» tra i ministri, quello dell'Ambiente Clini con 173 mila euro nel 2011. Era stato promesso per martedì 21 febbraio, con una settimana di ritardo sulla scadenza del 15 febbraio e ieri mattina l'elenco dei redditi dei ministri è arrivato, intasando il sito governo.it. La curiosità su queste cifre non ha pari e nel formulario predisposto dalla presidenza del Consiglio non mancava proprio nulla: redditi percepiti prima della nomina, redditi attesi nel 2012, (il più spiritoso Giarda che oltre a mettere la foto di una baita, indica la cifra mensile di 16 mila euro lordi ma non quella annuale che dipenderà dalla durata del governo); beni immobiliari e beni mobiliari, auto, moto, aerei e barche. Insomma, di tutto e non c'è da stupirsi se tecnici di rango riescano a riempire molte caselle. Ma fa impressione notare che i ministri dediti ad una professione battano i banchieri: l'avvocatessa Severino nel 2011 batte Passera, il commercialista bolognese Gnudi supera (1,7 contro 1,6 milioni di euro) l'ex top manager di Intesa Mario Ciaccia, viceministro alle Infrastrutture. Così come balza agli occhi come i grand commis dello Stato ci abbiano rimesso: Catricalà da presidente Antitrust guadagnava 740 mila euro, Grilli da direttore generale del Tesoro 524 mila euro, rispetto ai 197 mila euro da viceministro all'Economia. Da ambasciatore a Washington, il ministro Terzi aveva uno stipendio di 338 mila euro, quello agli Affari Europei Moavero prendeva 222 mila euro al Tribunale dell'Unione Europea e il ministro dell'Agricoltura Catania 213 mila come direttore generale dello stesso ministero. Ci sono pensionati che cumulano indennità da ministro e pensione, come i ministri Di Paola e Riccardi; o il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Malaschini, ex segretario generale del Senato, che tra stipendio e pensione arriverà a 708 mila euro lordi; è pensionato il ministro ai Rapporti col Parlamento Giarda. A rinunciare al vitalizio da consigliere regionale di 245 mila euro è il suo sottosegretario D'Andrea. 

La classifica 
Ecco l'elenco dei redditi (lordi) dichiarati dai ministri nel 2010. Mancano quelli di Ornaghi e della Cancellieri (non dichiarati) e i due più bassi: Balduzzi (143.750 euro) e Riccardi (120.309). 

PAOLA SEVERINO 7.005.649 
CORRADO PASSERA 3.529.602 
PIERO GNUDI 1.694.851 
FILIPPO PATRONI GRIFFI 504.367 
ELSA FORNERO 402.138 
GIAMPAOLO DI PAOLA 343.963

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