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VINCENZO VERRASTRO

E’ stato il primo presidente della regione Basilicata ( 1970-1982)
 
Nato ad Avigliano il 6 maggio 1919, Vincenzo Verrastro entrò giovanissimo nell’Azione Cattolica dove conobbe Emilio Colombo. Presidente dell’ A.C. di Avigliano a soli 17 anni, subito dopo venne chiamato a far parte della dirigenza diocesana della GIAC. Nel 1939 fondò la Conferenza di San Vincenzo con l’intento di aiutare i poveri di Avigliano. Dopo aver ultimato gli studi nel Liceo Classico di Potenza si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli.
Nel 1939 entrò nella FUCI, la federazione degli universitari cattolici, conoscendo Aldo Moro allora presidente nazionale. Il 2 dicembre 1944 si laureò con una tesi su Giovanni Pascoli. Dal 1942 al 1946 ricoprì la carica di Presidente della Giac della diocesi di Potenza. Caduto il fascismo, entrò nella vita politica, partecipando al Comitato di Liberazione Nazionale e, nell’autunno del 1944, venne designato dal Prefetto di Potenza assessore nella prima Giunta di Avigliano di nomina prefettizia Nel 1945 ebbe la prima nomina per l’insegnamento di Italiano e Latino al Liceo Classico di Potenza. A febbraio di quello stesso anno fondò, con alcuni amici, la sezione DC di Avigliano. Nel 1946 si oppose fermamente, ma inutilmente, all’ingresso della Dc nel blocco di centro-destra nelle elezioni amministrative del maggio. Nel 1948 divenne professore ordinario di Italiano e Storia presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Potenza, appena sorto come sezione staccata dell’Istituto Tecnico di Melfi. Nel novembre dell’anno successivo gli venne  conferito l’incarico della presidenza dell’Istituto Tecnico Commerciale di Potenza, incarico che mantenne fino all’ottobre del 1958. Dopo aver fondato nel 1949 in Avigliano il gruppo degli uomini di Azione Cattolica, dal 1954 al 1957 fu Presidente della Giunta Diocesana. Nelle elezioni amministrative del 1952 venne eletto consigliere provinciale di Potenza e consigliere comunale di Avigliano. Nell’ambito del Consiglio Provinciale venne eletto assessore. Rieletto nel 1956, divenne Vicepresidente della Provincia di Potenza, ricoprendo l’incarico di Presidente dal 21 marzo 1958 al mese di novembre del 1967. Dal gennaio al dicembre 1958 fu anche componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Riforma di Puglia e Lucania; dal 1958 alla fine del 1963 Vice Presidente dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese. Dall’aprile del 1958 all’aprile del 1965 fu segretario provinciale della Democrazia Cristiana, consigliere nazionale dello stesso partito dall’ottobre 1959 al novembre 1967. Per favorire l’insediamento di attività industriali nella provincia, promosse la costituzione, nel gennaio del 1959, del Consorzio Industriale di Potenza. Per poco più di un quinquennio,  fino al 30 giugno 1966, ne fu il Presidente. Dal maggio 1965 al febbraio 1968 fu componente del Consiglio direttivo dell’Unione Province Italiane. Eletto al Senato il 19 maggio 1968, fu componente prima della Commissione per la Pubblica Istruzione, poi della Commissione per la Difesa ed infine della Commissione speciale d’inchiesta contro i fenomeni della criminalità in Sardegna. Consigliere Regionale, il 13 ottobre 1970 divenne il primo Presidente della Giunta Regionale della Basilicata, dimettendosi dal Senato. Nella sua relazione programmatica davanti ai Consiglieri Regionali precisò che, proprio nella costruzione di quell’assetto nuovo che doveva avere lo Stato italiano attraverso l’istituto regionale”, la Regione Basilicata voleva operare per promuovere una più piena valorizzazione delle autonomie istituzionali e sociali, creando un più ampio spazio agli Enti Locali, riservando alla Regione “la funzione di interprete in modo unitario delle istanze politico-sociali della popolazione lucana”. E ciò anche “per individuare e studiare le più efficaci linee di azione per lo sviluppo economico regionale, premessa al superamento del flagello della disoccupazione e dell’emigrazione”. Cosciente che la questione meridionale non coincideva più con “il Mezzogiorno geografico”, poiché nel Mezzogiorno geografico una parte della popolazione si avviava a livellarsi sugli standards strutturali e consumistici del Centro-nord, mentre nelle periferie urbane del Nord tutta una popolazione meridionale aveva gravi problemi di carattere umano, non molto dissimili da quelli delle popolazioni che rimanevano nel Sud più arretrato, Verrastro alzava alta la voce per affermare l’appartenenza “al Mezzogiorno umano più povero”, sentendosi in dovere di farsi portatore delle esigenze di questo, “specie quando si volessero prendere decisioni in materia di grandi infrastrutture nel Nord, come la costruzione di nuove reti autostradali o il rifacimento di linee ferroviarie per agevolare altri insediamenti e quindi altre emigrazioni”. Ricoprì lo stesso incarico di Presidente della Regione dal 1970 al 22 marzo1982, data di cessazione a seguito di dimissioni volontarie. Presiedette il Mediocredito lucano e, dal 1972 al 1994, fu Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Lucania. Studioso e Storico di valore, ha dato alle stampe diverse pubblicazioni. Morì a Potenza il 9 agosto 2004.

Michele Strazza

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