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ENZO CERVELLINO, MAESTRO DI VITA E DI SAPERI

Lo studioso e uomo politico è deceduto nella sua casa di Rionero il 20 marzo 2005

Se n’è andato, senza clamori, quasi in punta di piedi, così come il riserbo, la signorilità, la grande sensibilità hanno sempre caratterizzato il suo stile di vita pubblica e privata.
Il prof. Enzo Cervellino, ha raggiunto la Casa del Padre il 20 marzo scorso, domenica delle Palme, lasciando un vuoto incolmabile in quanti hanno conosciuto ed apprezzato le sue elevate doti di cuore e di mente.

“Con lui va via un pezzo di storia della città, quello migliore caratterizzato dalla trasformazione e modernizzazione di Rionero, quello della grande onestà morale, dell’amore estremo dei politici per la terra di appartenenza. Resteranno eterni negli animi dei Rioneresi, e dei Lucani in genere, gli insegnamenti trasmessi, la lezione di vita, il fulgido esempio di un uomo colto ma nello stesso tempo semplice, potente ma estremamente disponibile eternamente dedito alla politica ma sempre pronto a recepire il rinnovamento. Resterà indelebile il suo sguardo austero ma buono, la sua dirittura morale, la sua capacità di risolvere, meditando, anche le situazioni complesse”.
Con queste nobili espressioni l’Amministrazione comunale di Rionero in Vulture ha, tra l’altro, annunciato alla cittadinanza la scomparsa dell’illustre concittadino.
Giunto a Rionero dalla natìa Venosa, ove era nato il 9 aprile 1919, nell’immediato dopoguerra, di fresco laureato, esile nella persona ma scattante (era simpaticamente chiamato “giacchetta volante”, per il suo continuo e veloce andare), dall’occhio vivace ed intelligente, Vincenzo Cervellino si è subito impegnato per istituire nel paese una scuola media che desse possibilità a centinaia di ragazzi, per lo più di famiglie povere, di proseguire gli studi dopo la licenza elementare. Iniziò così l’opera tenace, caparbia, irta di difficoltà, per l’istituzione della locale scuola media intitolata a Michele Granata, rionerese martire della Repubblica Napoletane del 1799.
Tracciare, anche per sommi capi, la poliedrica figura del “ preside” Cervellino, non è cosa facile né agevole. Tuttavia non si può tacere il suo impegno rilevante, oltre che di uomo di scuola e di studio, anche nella vita politica che lo ha visto sempre in prima fila nelle tormentate vicende della rinascita socio-economica della comunità rionerese e dell’intera zona del Vulture. E’ stato più volte sindaco della città vulturina, meritando anche una medaglia di bronzo da parte del Commissario Straordinario, Pasquale Locuratolo, per le zone terremotate ”a testimonianza dell’opera prestata a favore della popolazione colpita dal sisma del 23 novembre 1980”.Negli anni ’50 è stato Componente il Comitato Centrale del Movimento Federalista Europeo e Ispettore Onorario per la conservazione dei monumenti e degli oggetti d’arte della Provincia di Potenza. Nel 1960 ha fondato e diretto “Nuove Cronache Lucane”, giornale d’informazione politica e sociale.
Segretario provinciale della DC, consigliere e assessore provinciale, consigliere e assessore regionale alla P.I., Enzo Cervellino ha dato il suo appassionato contributo al progresso morale e civile dell’intera Regione. Per pochi voti, nel 1953 e nel 1963 non è stato eletto prima come deputato e poi come senatore della Repubblica.
E’ stato altresì assertore e promotore per l’istituzione in Rionero in Vulture di una Scuola Magistrale Statale per le maestre di grado preparatorio. Esponente dell’Azione Cattolica nelle diocesi di Melfi, Rampolla e Venosa, ha fondato, intorno agli anni ’50, il Movimento Laureati Cattolici. E’ stato Presidente della Giunta di A.C.I. delle tre diocesi, allora organizzativamente riunite. Per oltre dieci anni è stato Presidente



Regionale dell’Unione Cattolica Insegnati Medi. Ma è stato anche fine e dotto cultore di storia locale, degli usi e sentimenti popolari. Sono note le sue opere a tal riguardo, fra cui citiamo “Paremiologia lucana”, una raccolta di proverbi e detti popolari che costituiscono un’opera fondamentale nel suo genere e “Reliquie viventi del dramma sacro in Lucania”.
Pubblicista ha collaborato con tanti giornali e riviste. Particolarmente importante la sua preziosa collaborazione ai periodici locali “L’Informatore del Vulture “ e “L’Osservatore Lucano”. Ha meritato il “Premio alla Cultura” della Presidenza del
Consiglio dei Ministri nel 1962. Il Comune di Rionero in Vulture gli ha conferito, nel 1965, una medaglia d’oro con pergamena ” per il suo attaccamento alla Terra Lucana e la pubblicazione di numerose ed apprezzatissime opere”. Nel 1988 il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito la medaglia d’oro quale “Benemerito della Cultura e dell’Arte” e l’onorificenza di Commendatore della Repubblica. Nel 1989 il Ministero della Pubblica Istruzione gli ha conferito, al compimento del suo cinquantesimo anno d’insegnamento e di presidenza nella scuola, la medaglia d’oro con diploma di prima classe.
La profonda cultura, la grande umanità, la piena disponibilità al dialogo, al confronto hanno fatto di Enzo Cervellino, il “preside” per antonomasia, una figura d’insostituibile rilievo e di riferimento, soprattutto per tanti giovani, oggi stimati ed affermati professionisti, validi operai, probi padri e madri di famiglia che in lui hanno trovato, e io fra questi, sempre una guida sicura e un “padre” generoso, comprensivo e prodigo di saggi consigli.
Il preside Cervellino è stato soprattutto un maestro di vita e di saperi per la sua profonda cultura umanistica che lo ha portato, nel corso degli anni, a dedicare tempo, energie e denaro ad una costante ed appassionata ricerca di documenti, illustrazioni, pubblicazioni (anche rare), ad accumulare una notevolissima quantità di materiale bibliografico che gli ha consentito di pubblicare interessanti e preziose opere.C’è da augurarsi che tale imponente e prezioso patrimonio culturale non venga disperso ma venga messo a disposizione di studiosi ed appassionati cultori di storia locale affinché, come ha affermato in tante occasioni il compianto “preside”, si possa conoscere meglio il nostro passato e preparare un avvenire migliore.
Vogliamo citare le sue pubblicazioni più note, oltre a quelle già indicate sopra: ”Lucania antica dalla preistoria alla caduta dell’Impero Romano”; “Anticoli Corrado nella storia e nelle tradizioni, con saggio di canti popolari”; “Il proverbio, introduzione ad uno studio di paremiologia lucana”; ”Analfabetismo e Cultura in Lucania”; “Lucania Tradizionale, preliminare ad uno studio di antropologia culturale lucana”; “Lucania 1799, Michele Granata-martire di libertà”; “Rionero in Vulture, Album epigrafico”.
Recentemente ha pubblicato la monumentale opera, in due volumi con cofanetto, ”Regio Vulturis”, una summa sulla storia della regione del Vulture e la sua gente, corredata di numerose illustrazioni. Opera fondamentale, a cui ho avuto il privilegio di dare il mio modesto contributo, per conoscere la travagliata storia di un popolo e di un territorio ricco di arte, di cultura e di notevoli risorse umane e naturalistiche.
Aveva già programmato un’altra interessante pubblicazione a cui forse stava lavorando da qualche tempo, dal titolo “Il culto mariano a Rionero in Vulture”, e per la quale mi aveva pregato di fotografare tutte le immagini (statue e quadri) della Madonna esistenti nelle varie chiese della città. Impegno che in parte ho già assolto. Ci dovevamo rivedere appena il tempo si fosse messo al bello per una necessaria verifica e ricognizione di quanto da me prodotto, con una visita insieme alle varie chiese. La breve malattia e la sua morte non lo hanno consentito.
Grazie,”preside”, dei tuoi illuminati insegnamenti, del tuo nobile stile di vita, dell’eredità di affetti che custodiremo gelosamente, con l’augurio di diventare migliori, coerenti con gli altri valori di umanità, di solidarietà e di rispetto reciproco.

Michele Traficante

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