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In Grecia crollano le vendite, emergenza senza tetto





Tornano i ''marsigliesi'', ma sono dei bambini Baby gang protagoniste del nuovo Far West nella citta' del mito criminale

Un gruppo di una ventina di uomini mascherati piazza sui binari dei carrelli pieni di pietre. Il treno viaggiatori si deve fermare di colpo, con comprensibile spavento dei passeggeri. E blocca a sua volta il treno merci che segue, il vero bersaglio. I banditi iniziano a saccheggiarlo, asportando l'asportabile fino all'arrivo della polizia. Non e' il selvaggio West intorno al 1860, ma giovedi' scorso, a MARSIGLIA. Non meno selvaggia, stando alle statistiche e alle cronache. Della seconda citta' di Francia non si parla spesso e quasi sempre male, per alcuni troppo, per altri anche troppo poco. Di certo, i neristi dei quotidiani locali si guadagnano lo stipendio. A fine giugno, due minorenni sono stati arrestati per aver svaligiato un camion carico di latte della Banca alimentare per le madri in difficolta'. In maggio, un quindicenne che cercava di scassinare una porta e' stato ammazzato da un vicino con una carabina calibro 22 (il cecchino non ha fatto una piega: mentre la vittima agonizzava, e' sceso a raccogliere i bossoli). In febbraio, e' stato arrestato un prosseneta di diciassette anni che aveva iniziato a quindici a far prostituire tre amiche che, come lui, non avevano proprio l'eta'. Nel novembre 2010, quartiere della Rose, uno dei piu' difficili, un adolescente e' stato ammazzato e un undicenne ferito a colpi di kalashnikov durante un regolamento di conti fra bande di spacciatori. E gli omicidi riusciti o tentati nel 2010 sono stati 84, molti, di cui 47 per il mercato della droga, moltissimi. Non e' una novita'. MARSIGLIA, una metropoli mediorientale finita per caso in Francia, ha sempre avuto fama di citta' violenta, con relativa «fortuna», si fa per dire, letteraria e cinematografica. Chi non ha mai visto almeno un noir, da «Borsalino» in giu', con Alain Delon che sparacchia fra porto e angiporti di MARSIGLIA? E, del resto, per spaventare il povero Bernard Blier gli «Amici miei» evocavano appunto la gang dei marsigliesi. Oggi non e' piu' tempo di «french connection», ma la malavita e' sempre li'. Sul fatto che sia cambiata, sono d'accordo tutti; sul fatto che sia anche peggiorata, solo alcuni, perche' cosi' si finisce per mitizzare un passato tutt'altro che romantico. Sta di fatto che oggi la criminalita' marsigliese ha due caratteristiche: recluta una manovalanza sempre piu' giovane e si concentra sempre di piu' in determinati quartieri, nel Nord della citta' piuttosto che a Sud, perche' a MARSIGLIA piu' aumenta il reddito di qualcuno e piu' meridionale e' il suo indirizzo. Prendete l'assalto al treno. Non si e' ancora saputo che bottino ne abbiano ricavato i banditi, ma pare che fosse l'ultima delle loro preoccupazioni. In realta', spiega Perine Baglan che ha seguito il caso per BfmTv, la Sky Tg24 francese, si e' trattato di un gesto «politico». Le ferrovie hanno infatti deciso di far transitare anche i convogli merci per il quartiere disastrato di Ruisseau Mirabeau (ovviamente a Nord), dove la disoccupazione giovanile e' al 70%, e le teste calde locali hanno deciso di reagire alla «provocazione». Racconta Fred Guilledoux, cronista alla «Provence», grande esperto della fauna criminale locale, diciamo il Saviano di MARSIGLIA: «In realta' la grande delinquenza, chiamiamola pure la mafia, non e' mai stata smantellata, legami con la politica compresi. Solo, si vede di meno. Ma e' un fatto che, con la crisi non solo economica di una citta' in cerca di un'identita', in molti quartieri la popolazione e' sempre piu' povera e si sente esclusa, ovviamente cominciando dagli ultimi arrivati, gli immigrati dall'Africa». Un terzo della popolazione, secondo Guilledoux, vive sotto la soglia della poverta' e il porto e' cosi' in crisi che invidia quello di Genova. Colpisce il dilagare della delinquenza minorile. In quattro anni i minorenni indagati sono aumentati del 30%. «L'anno scorso ci sono passati davanti 1. 031 minori - sospira Lucien Limouza, presidente del relativo Tribunale -. E la Procura rinvia a giudizio solo i casi piu' gravi». Tanti i recidivi: «Ma, a forza di frequentare il palazzo di giustizia, certi giovani si credono a casa loro». Routine, insomma. E la politica? Non e' meno nei guai. La citta' e' governata dall'Ump di destra, ma l'agglomerato urbano della Grande MARSIGLIA, il Dipartimento e la Regione sono socialisti. E i socialisti, al solito, litigano fra loro. Il discusso Jean-Noel Gue'rini, senatore e boss del partito locale, e' nel mirino per interposto fratello Alexandre, a capo di una societa' per la raccolta dei rifiuti e arrestato per una lunghissima lista di reati. L'inchiesta va avanti, ma nel frattempo Arnaud Montebourg, candidato socialista alle Presidenziali, ha fatto un rapporto molto critico raccomandando di mettere sotto tutela la federazione locale e di destituire Gue'rini, che lo ha querelato per diffamazione. Fra i litiganti gode il sindaco di destra, Jean-Claude Gaudin. Per arginare il Far West, anche in vista del 2013, l'anno di MARSIGLIA capitale europea della Cultura, chiede rinforzi di polizia a Parigi e spera nelle telecamere: mille da installare in due anni, un conto da dieci milioni di euro. I ministri dell'Interno vengono, vedono, promettono e se ne vanno. Quello attuale, Claude Gue'ant, fa sapere che a MARSIGLIA la delinquenza e' diminuita del 7%, bene, anzi male perche' «e' poco rispetto al 17% su scala nazionale». I socialisti non ci stanno: «L'ultimo Consiglio comunale sulla sicurezza - attacca Sylvie Andriux - l'hanno fatto a porte chiuse perche' i dati sono impressionanti. Per dire: dall'inizio dell'anno, 751 rapine a mano armata. E' gia' caduta la testa di un prefetto, ma e' chiaro che lo Stato non fa abbastanza. E la Costituzione dice che la sicurezza e' di competenza dello Stato». «In realta' - accusa Guilledoux - la citta' si muove, qualcosa si fa, ma manca una strategia di lungo respiro, manca un progetto forte». L'impressione e' un po' sordida. Ridateci Borsalino? (La Stampa 12 Luglio 2012)

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