UNO STORICO: SFRUTTO' I PRIGIONIERI DI GUERRA
''Il fondatore della Bmw appoggiava i nazisti''
BERLINO Dopo la casa di abbigliamento HUGO Boss, anche la famiglia Quandt, proprietaria della Bmw, fa i conti col suo passato nazista. Stando alle ricerche commissionate a uno storico indipendente, il patriarca Gunther Quandt, anziche' «essere vittima dei nazisti» come aveva fatto credere alla fine della guerra, «faceva parte del regime». Lo studio dello storico Joachim Scholtyseck, pubblicato in questi giorni, nelle intenzioni dei nipoti di Gunther doveva essere «un esercizio di apertura e trasparenza», invece si e' rivelato un durissimo colpo alla reputazione del fondatore dell'impero industriale e dei suoi figli Herbert e Harald. Sembra che nei suoi stabilimenti, Quandt senior abbia sfruttato - talvolta fino alla morte - oltre 50 mila fra lavoratori forzati e prigionieri di guerra e dei campi di concentramento per la fabbricazione di armi e pezzi d'artiglieria destinati ad Adolf Hitler. Descritto come un imprenditore «senza scrupoli», e' riuscito a cavalcare economicamente il periodo nazista sfruttando la manodopera ebrea e trasformando cosi' la sua azienda in un colosso automobilistico. (La Stampa 29 Settembre 2011)
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