Eventi 2009: Rionero - Le Opportunità Offerte nell'ambito della Ricerca

Le Opportunità Offerte nell'ambito della Ricerca

28 Novembre 2009

ALL’IRCCS CROB UN PROGETTO DI RICERCA SCEINTIFICA

Approvato da Ministero della Salute il 13 novembre scorso.

Non c’è che dire, l’Irccs Crob con sede presso l’ospedale di Rionero in Vulture fa passi da gigante nel campo della ricerca scientifica. Da appena un anno e mezzo dal riconoscimento da parte del Ministro della Salute quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) l’attività della struttura sanitaria lucana si pone sempre più quale un sicuro punto di riferimento nella diagnosi e terapia delle patologie oncologiche. Ma è soprattutto nel campo della ricerca che l’Irccs Crob sta ottenendo continui riconoscimenti sia in campo regionale, sia nazionale ed anche internazionale. Ormai suoi ricercatori sono sparsi un po’ in tutta Italia e anche all’estero per acquisire utili esperienze e specializzazioni da riportare poi nell’Oncologico lucano.

In tale ambito e come ulteriore ambito riconoscimento della sua eccellenza, s’inserisce il finanziamento da parte del Ministero della Salute, per un progetto di ricerca scientifica in carico proprio l’Irccs Crob di Rionero.

Si tratta del progetto di ricerca finalizzata 2008 denominato “Identificazione e validazione di end-points surrogati per la sopravvivenza nei linfomi maligni: il ruolo della PET e della malattia minima residua” e vede capofila l’U.O. di Ematologia e Trapianto staminali dell’Irccs di Rionero, ha come responsabile scientifico il dott. Pellegrino Musto, autore del progetto stesso e direttore della suddetta U.O. nonché attualmente capo della Direzione scientifica dell’Istituto, mentre il dott. Rocco Maglietta, direttore generale del nosocomio, ne è il responsabile legale.

Lo studio approvato, e non è cosa da poco, che rappresenta la più importante espressione per la ricerca dell’Irccs, avrà globalmente un costo di circa 700 mila euro ed è finanziato dal Ministro per 300mila ( il massimo ottenibile).

C’è da rilevare che l’approvazione ministeriale, è avvenuta in un contesto di elevatissima selezione nazionale che ha visto numerosi Irccs Oncologici italiani “competitors” non ottenere alcun finanziamento di questo tipo. Il che testimonia la qualità e la progressiva crescita dell’attività di ricerca svolta dall’Irccs di Rionero nell’ambito del panorama nazionale corroborata, fra l’altro, dal sostanziale incremento ( più del 30%) del numero di articoli pubblicati su riviste internazionali e dei relativi valori di Impact Factor nel 2009. Senza contare i risultati già ottenuti dai numerosi ricercatori dell’Istituto attualmente impegnati in importanti laboratori, all’avanguardia nella ricerca sui tumori, in Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti; ricercatori che al loro rientro, come ha assicurato il direttore generale dr. Rocco Maglietta, potranno trovare un’area di 2 mila metri quadrati completamente dedicata ai laboratori di ricerca, nonché del nuovo reparto di Ematologia dell’Irccs lucano.

Al progetto neo-finanziato collaboreranno l’Intergruppo Italiano Linfomi, presieduto dal dott. Umberto Vitolo ( il più importante gruppo cooperativo nazionale per la cura di questa patologia che raccoglie oltre 100 Centri Universitari, Ospedalieri e di Ricerca ematologia) ed il laboratorio di Ematologia Molecolare dell’Università di Torino, coordinato dal dott. Marco Ladetto.

La valenza scientifica e terapeutica del progetto è stata presenatata ed efficacemente illustrata nel corso di un convegno, promosso dall’Amministrazione comunale di Rionero e voltosi presso a sala Aditorium dell’Irccs Crob nei giorni scorsi.

L’incontro rionerese, incentrato su “Le opportunità offerte nell’ambito della ricerca del settimo programma quadro (2007-2013). Costruire l’Europa della conoscenza”, è stato preceduto da una conferenza stampa con la partecipazione dell’assessore alla Salute, Antonio Potenza ( ha sostenuto la centralità dell’Irccs Crob nel sistema sanitario regionale in campo oncologico), del dr. Rocco Maglietta ( ha annunciato la prossima dotazione della PET TAC fissa, del 3° acceleratore lineare ecc.) e del dott. Pellegrino Musto che ha illustrato il progetto finanziato). L’incontro è proseguito, dopo il saluto e una breve introduzione del sindaco di Rionero Antonio Placido, con gli interventi dell’on. Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo, del dr. Raffaele Liberali, direttore della Commissione europea e direttore generale Ricerca, del dr. Rocco Maglietta, del dott. Pellegrino Musto, del prof. Marco Salvatore, presidente Comitato indirizzo e verifica Irccs Crob.

In effetti, lo studio approvato, è stato spiegato, analizzerà l’efficacia di un nuovo modello di valutazione funzionale e biologica, basato sulla PET e su markers genetico-molecolari malattia-specifici nei linfomi, categoria di tumori ematologici molto frequenti ed eterogenea. Lo scopo sarà quello di analizzare in maniera più approfondita, rispetto alle attuali metodiche convenzionali, le caratteristiche iniziali della malattia ed il residuo tumorale dopo trattamento chemio-radioterapico standard o intensivo ( trapianto di cellule staminali). Questa valutazione consentirà di individuare nuovi fattori prognostici utili per predire la possibile evoluzione del linfoma, stratificare i pazienti in base a questi parametri e definire i trattamenti individuali più appropriati e con maggiore possibilità di cura. Proprio nel campo dei trapianti staminali, come ha sostenuto il dott. Pellegrino Musto, l’Irccs Crob ha conseguito, con i circa 100 trapianti effettuati nel 2008- e nel 2009, i più lusinghieri risultati scientifici.

Presenti all’importante appuntamento, fra gli altri, l’assessore regionale Gennaro Staziuso e i consiglieri Marcello Pittella, Antonio Flovilla, oltre al dott. Pasquale Amendola, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Potenza (ASP), al dr. Donato Grieco, già amministratore unico dell’Irccs Crob e al dr. Rubino Grieco, già direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza.   

Nel corso dell’incontro l’euro-parlamentare Gianni Pittella ha sottolineato, fra le altre considerazioni di ordine operativo, che per accedere ai fondi europei occorre procedere uniti, anche consorziandosi con altre strutture sanitarie di altro

prestigio, bandendo quindi ogni forma di campanilismo e proporre progetti di alto livello scientifico.

Ma è stato soprattutto l’euro parlamentare Raffeale Liberali ad illustrare i complessi meccanismi ( anche burocratici) che stanno alla base della valutazione

dei progetti presentati all’apposita Commissione e al criterio di finanziamento di quelli che effettivamente danno certezza di produttività e trasparenza. Non ha mancato, infine, di dare utili suggerimenti per la partecipazione a successivi bandi europei per ottenere finanziamenti per realizzare progetti nel campo oncologico di sicura efficacia e tali da valorizzare i nostri giovani ricercatori nei vari ambiti scientifici.

Le conclusioni sono state del presidente della Regione Vito De Filippo il quale, fra l’altro, ha sostenuto che in Basilicata vi sono tutte le potenzialità umane e professionali per un progresso socio economico a patto, però, di non trovarsi più ad operare come “mosche nella bottiglia” ma disponendo dei necessari supporti finanziari da parte dello Stato.