Monticchio (ph. P. V.) Solo se si è (con Witman) “sensibili alle foglie” si potrà apprezzare il rosso-marrone che quasi confonde a guardarlo: è il massiccio del Vulture, specie verso l’imbrunire, in una giornata di sole spuntato tardi dopo la nebbia. Le foglie d’autunno che odorano di umido, in un luogo dell’anima che traspira di vino e di olio, dei migliori. Il rosso rubino di aglianico è quasi come le foglie dai colori cangianti che tinteggiano l’antico vultur l’avvoltoio. “Qui, quando è buona annata, si miete anche tra i sassi” declamava in un suo racconto lo scrittore rionerese Vincenzo Buccino. “Questa volta l’annata è buona, e che buona!? E’ grassa, esuberante. L’uva è mostosa, più turgida della pingue terra di San Savino. Il mosto è più viscoso dell’olio delle olive della Fiumara e delle Querce”. Verso tratto da "Lembi di vita", Il vino degli Sportari, (Edizioni TNV Rionero, 1989, a cura di Pasquale Tucciariello). Molti sono i versi che esaltano questa s...