Rapone. L’idea nasce da Marianna Pinto, una giovane manager di Rapone, da alcuni
anni attiva con una grande azienda a Londra. Gira molto per l’Europa e non soltanto,
dopo gli studi svolti a Bologna. E’ dunque intenzionata ad esportare il made in Italy,
in particolare “una antica arte m a allo stesso tempo nuova che in Italia sta
scomparendo: sculture e quadri ed elementi di interior design in ferro battuto.”
Il fulcro della galleria e un artigiano/artista di Rapone, Pietro Lettieri
in arte Pie.
Le, che vanta una lunga esperienza nella lavorazione del ferro battuto e
cha ha saputo mutuare in arte, grazie appunto alla sua passione per la riproduzione
e reinterpretazione di soggetti di vita quotidiana. Alcune delle sue opere pubbliche
sono il cancello del Mercato di Sant’ Ambrogio a Firenze e “I Sassi Di Matera”,
altorilievo donato alla città.
Marianna Pinto ha fondato la Pinto.Art ,; “si tratta – ci dice – di un progetto d’amore,
nato dalla mia passione per l’arte e il design made in Italy, supportato dall’impegno
di creare un ambiente straordinario in cui esporre opere d’arte.”
L’ambiente in cui esporre è uno spazio digitale, la Pinto artisan e-gallery , ossia uno
spazio fisico di galleria itinerante (www.pintoartisan.com).
“Abbiamo appena inaugurato – conclude - la nostra prima galleria temporanea,
in questi giorni scorsi a Bologna. La collezione "La vita è b ella in Ferro battuto", una
raccolta di pezzi che contemplano ed esaltano la vita, come segnale di positività e
ripresa dall’estenuante periodo di tristezza. Covid permettendo, la mostra verrà
portata successivamente a Londra e Dubai, due dei tre poli su cui vorremmo iniziare
a costruire il nostro network di export.”
Le opere di Lettieri possono dunque viaggiare oltre confini e rappresentare un
ottimo biglietto da visita per quell’arte antica, scongiurando che cada nell’oblio, ma
sarà anche una occasione per ampliare in ambiti prestigiosi l’arte e la tradizione
lucana, non disgiunta dall’approfondimento di artisti emergenti.
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