Comunicato Stampa No Triv Terra di Bari
Qualche mese fa avevamo pubblicato il comunicato stampa di Comitato Bonifica Molfetta con una mappa degli Ordigni inesplosi nell'Adriatico Meridionale sulla quale erano state rappresentate anche le istanze di ricerca in mare d 80, d 81, d 82 e d 83 della Global Petroleum Limited.
Alla luce dell'annuncio del 2 gennaio 2015 del Ministero dell'Economia della Croazia
in cui si comunica che il governo di Zagabria ha concesso 10 licenze
per esplorazione e sfruttamento di idrocarburi in Adriatico, in seguito
alla prima gara pubblica chiusasi il 2 novembre 2014, abbiamo deciso di
riportare anche quelle prospicienti le coste pugliesi sulla stessa
mappa.
È evidente che le concessioni nn. 25 e 26 della INA - Industrija Nafte dd ricadano in un'area segnalata da carte nautiche e da natanti come deposito di ordigni inesplosi;
le prospezioni geofisiche che si vorrebbero condurre con tecniche
Air-Gun (e simili), le future trivellazioni di pozzi provvisori e
definitivi, probabilmente non sono mai state messe in correlazione con
le migliaia di ordigni bellici affondati nelle sottozone di cui si
chiede l’indagine e nelle altre zone confinanti.
Si
presume, anche, che non siano stati valutati dalle società richiedenti i
possibili effetti sinergici e cumulativi sugli ordigni bellici a
caricamento chimico e convenzionale, sia delle onde sismiche prodotte
dalle ispezioni con air-gun che dalle future perforazioni; e che non ci
sia stata alcuna mappatura, prospezione e georeferenziazione degli
ordigni inesplosi presenti in quella vastissima area sovrapposta o
confinante, non solo con le zone d’indagine interessate alle odierne
richieste, ma anche di altre.
Pertanto
riteniamo urgente comunicare quanto rilevato alle autorità italiane e croate, affinché
blocchino l’inizio delle esplorazioni e indagini fino a quando i rispettivi
Ministeri della Difesa e organi militari non abbiamo verificato la pericolosità
di una qualsiasi attività d’indagine per la presenza di ordigni bellici
inesplosi in tutte le aree, e sottozone, interessate alla ricerca di
idrocarburi. Lasciamo immaginare cosa accadrebbe se pur una sola bomba fosse
casualmente incrociata da una trivella o dall’azione di un potente air-gun, e
purtroppo non parliamo di una sola bomba ma di migliaia di bombe sparse a
macchia di leopardo in tutto l’Adriatico.
"Le
offerte sono state ricevute da un totale di 6 aziende in 15 aree di
ricerca. La commissione di esperti guidata dal Ministro dell'Economia
Ivan Vrdolja ha valutato positivamente le offerte per 10 aree di
esplorazione, che sono state concesse alle aziende Marathon Oil, OMV,
ENI, Medoilgas e INA.
Il consorzio composto da Marathon Oil e OMV
ha ricevuto il permesso per l'esplorazione e lo sfruttamento di
idrocarburi in sette aree di ricerca: n. 8 nel Nord Adriatico, nn. 10,
11 e 23 nell'Adriatico Centrale, nn. 27 e 28 nell'Adriatico
Meridionale. Il consorzio composto da ENI e MedOilGas
ha ricevuto il permesso per l'esplorazione e lo sfruttamento di
idrocarburi nella zona di ricerca n. 9 dell'Adriatico centrale, mentre
alla croata INA - Industrija Nafte dd è stata concessa una
licenza per l'esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi in due aree
di esplorazione, la n. 25 e la n. 26 nell'Adriatico Meridionale"
Fonte: http://www.mingo.hr/page/pet-kompanija-izabrano-za-istrazivanje-10-istraznih-prostora-na-jadranu
Fonte: http://www.mingo.hr/page/pet-kompanija-izabrano-za-istrazivanje-10-istraznih-prostora-na-jadranu