Oronzo
Liuzzi ci propone diverse novità letterarie sempre in progress, sia nei temi trattati che nel linguaggio espressivo e
creativo del fare poesia. “Condivido”,
la sua ultima raccolta, è un cammino continuo e in evoluzione che evidenzia
contenuti, personaggi, dissimulazione frammentaria, identità smarrite, oltre a
quella iterazione psichica che attanaglia la nostra società del non senso,
dell’impensabile, del pensiero debole e non pensante, dell’essere vivente e
dell’essere umano e che va al di là di una conoscenza reale.
Liuzzi,
in questa opera, non agisce da solo, ma si relaziona con la scrittura e le
storie di narratori presenti nel vasto panorama letterario, come Andrea Vitali,
Paolo Sorrentino, Andrea De Carlo, Mauro Corona, Paolo Giordano, Cristina
Comencini, Diego De Silva, Marco Lodoli, Lidia Ravera, Nicolai Lilin, Maurizio
De Giovanni, riferendosi sopratutto alle loro ultime pubblicazioni.
Maurizio
Cucchi ha dichiarato che “la vera
narrativa è sempre stata la migliore compagnia di strada della poesia”, mentre Liuzzi sostiene che la poesia è anche
compagna di strada della narrativa.
Lavorare
in un cooperativismo letterario attraverso la lettura per una condivisione
diffusa e universale, è la base creativa e razionale di Liuzzi.
La
forza della prospettiva creativa, possibilmente non vuota, condensata e in
continuo rinnovamento, prende vita e corpo ogni qualvolta i suoi versi trattano
temi e contenuti differenti. Il
linguaggio, crocevia di un pellegrinaggio migrante, coglie il tempo e si
presenta altro dal testo originale
per un’apertura all’identità in trasformazione e alla dialettica critica, in
modo da poter ridefinire con più forza l’intera intensità di una problematica
dell’esistenza umana.
Le
particolari storie narrate dagli scrittori vengono modificate e trasformate dal
soffio vitale dei versi maturi del Liuzzi, originando nuovi orizzonti, nuovi
sguardi e nuovi entusiasmi del pensare la poesia come parola e canto dell’uomo
per gli uomini, per un libero spazio infinito di speranza.
puntoacapo Editrice
Via Vecchia Pozzolo 7B
15060 Pasturana (AL)
Collana AltreScritture, 2014
F.to cm 12x17
pp. 90, € 11,00
ISBN 978-88-6679-017-4
Oronzo Liuzzi, nato a Fasano (BR)
nel 1949, vive e lavora a Corato (BA). È laureato in Filosofia Estetica presso
l’Università degli Studi di Bari. Ha pubblicato: L’assoluta realtà (Firenze 1971), Poesie (Albatros 1975), Teresa/Attunico
(Schena 1977), Poesie (Albatros
1977), Mio figlio è l’albero (narrativa,
Gabrieli 1979), Bio (Tracce 1987), Ronz (Campanotto 1989), Canzone antica (micronarrativa,
Pensionante dè Saraceni 1990), Plexi (Campanotto
1997), Nuvole di gomma (Riccardi,
2001), Poesie (1972-1977) (Riccardi 2002), L’albero
della vita (Portofranco 2003), Chat_Poesie
(Spazioikonos 2004), Pensieri in_transito
(Fermenti 2006), Poesia Povera (SECOP
2009), Via dei barbari (L’Arca Felice 2009), Io e Caravaggio (SECOP 2010),Una
nuova storia d’amore (narrativa,
Tracce 2011), Poesie invisibili (SECOP
2012), In Odissea visione (puntoacapo, Pasturana 2012).
della vita degli uomini.
gli affetti
prigionieri di una esasperata
indifferenza
invisibili nella società di
consumo
minacciati dal rigore del
profitto
non abitano più
nell’uomo sequestrato dal
delirio.
al risveglio della ragione umana
riconsegnato alla salvezza della
vita
la speranza accende i
fuochi dell’anima
in quell’uomo profondamente
soffocato
dal volto del terrore.
“Bentornato tra i vivi, amico.”
e la casa aveva ripreso vita
col suo tepore paziente