Why Italy is unfit for Democracy
C'è una bella differenza tra quel "Berlusconi is unfit to lead Italy", che l'Economist pubblicò nel 2001, ed il "Monti is not the right men to lead Italy" del Financial Times di qualche giorno fa. Nel primo caso si trattava di una copertina che, alla vigilia delle elezioni, dichiarava l'incapacità personale del candidato premier del centrodestra. Nel secondo, invece, si prende atto dell'inadeguatezza strutturale italiana a permettere ad un qualunque individuo, tecnico o politico, di governare bene il paese.
Il giudizio sull'anno di governo Morti è certo magro, in particolare attribuendo il calo dello spread all'altro Mario, Draghi, ma lo si colloca tra la premessa che l'economia italiana ristagna da oltre dieci anni e la conclusione che, con questa legge elettorale, nessuna solida maggioranza uscirà dalle urne. All'Italia si chiede di rimanere nei paletti della Comunità Europea e né Monti, né Bersani, né Berlusconi, sono ritenute opzioni politiche credibili a tal fine. La conclusione è quantomeno disarmante, auspicando un nuovo governo tecnico che, ancora a guida Monti e con il consenso dei poteri forti, mantenga perlomeno la rotta dell'austerità. Come dire: "why Italy is unfit for democracy".